A pochi giorni dalla riapertura dopo tre mesi di lavori, la linea ferroviaria storica Napoli-Salerno è di nuovo ferma. Nel tratto compreso tra Torre Annunziata e Santa Maria La Bruna un edificio fatiscente, che incombe sui binari, ha reso necessaria la sospensione della circolazione e l’attivazione di bus sostitutivi.
La decisione, legata al pericolo di cedimenti, ha fatto esplodere il malcontento di pendolari e studenti, costretti nuovamente a viaggiare su gomma all’avvio dell’anno scolastico come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.
Napoli-Salerno, linea ferroviaria interrotta per rischio crollo
Durissima la presa di posizione di Emiddio Ventre, portavoce del Gruppo Pendolari Nocera e Linea Storica, che invoca l’intervento della magistratura: “Dopo tre mesi di lavori e 70 milioni spesi siamo al punto di partenza. I pendolari restano le vittime di una situazione che sa di beffa e richiama i due anni di disagi del 2014. Ci chiediamo se non ci sia l’interesse a favorire i bus sostitutivi. Per questo chiediamo l’apertura di un’indagine”.
Un quadro di forte incertezza è stato confermato anche da Alfonso Tulipano, rappresentante del Gruppo Pendolari Linea Storica Napoli-Salerno, che ha avuto un confronto con Rete Ferroviaria Italiana. Secondo quanto riferito, l’azienda è in attesa di un’ordinanza del Comune territorialmente competente e incontra difficoltà nel reperire i proprietari dell’immobile per avviare eventuali interventi in danno. “In queste condizioni – spiega Tulipano – non è possibile definire una data certa per la riapertura della linea. L’ipotesi di riprendere la circolazione entro una settimana appare irrealistica”.
Nel frattempo Trenitalia e Rfi stanno potenziando i collegamenti sostitutivi su gomma. Le informazioni aggiornate su orari, percorsi e fermate vengono diffuse attraverso i canali ufficiali di infomobilità, ma i viaggiatori continuano ad affidarsi in gran parte al passaparola.
Lo stesso Tulipano ha avanzato proposte per ridurre i disagi: attivare navette dirette via autostrada con fermate a Nocera Inferiore, Torre Annunziata e Portici per agevolare le coincidenze verso Napoli e Salerno, oppure utilizzare nelle ore di punta la galleria di Santa Lucia tra Nocera e Salerno per inserire treni di rinforzo.
Il rischio crollo dell’edificio e lo stallo burocratico intorno all’abbattimento rendono tuttavia difficile stabilire una tempistica certa per il ripristino della circolazione ferroviaria su una tratta che rappresenta un collegamento strategico per migliaia di utenti quotidiani.