Parola chiave: sicurezza. Un obiettivo che va di pari passo alla lotta contro il gioco illegale. Segnali incoraggianti, in Italia, secondo quanto riportato nella Relazione al Parlamento 2024 sull’attività delle Forze di polizia e sullo stato dell’ordine pubblico. Il documento dedica infatti ampio spazio al comparto del gioco, affrontando temi cruciali come la tutela dei minori, la legalità delle attività e il contrasto alle infiltrazioni criminali.
Nel corso del 2024, si legge su Slot Mania, i controlli sul gioco pubblico hanno registrato un’importante intensificazione. La Guardia di Finanza, in sinergia con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha concentrato le proprie attività sulla verifica del rispetto delle normative fiscali, antiriciclaggio e di pubblica sicurezza. I numeri parlano chiaro: 345 agenzie clandestine scoperte, con 378 persone denunciate e oltre 10 milioni e mezzo di euro di sanzioni complessive. Ulteriori verifiche hanno rivelato poi una base imponibile evasa che supera i 70 milioni di euro, confermando la rilevanza economica del fenomeno. Nel totale dell’anno, sono stati eseguiti 3.971 controlli relativi a giochi e scommesse, dai quali sono emerse 148 denunce per violazioni sia amministrative sia penali.
Numeri importanti quelli riportati da Slot Mania, che da un lato evidenziano l’impegno delle istituzioni, ma dall’altro mostrano come il gioco illegale rimanga un fenomeno tutt’altro che marginale. A favorirne la diffusione concorrono vari fattori, tra cui la crisi del gioco terrestre e una persistente carenza informativa su come riconoscere gli operatori non autorizzati. Il divieto di pubblicità del settore, infatti, nonostante fosse nato per finalità di tutela, ha contribuito a generare un vuoto comunicativo che non facilita la distinzione.
Un accento particolare viene poi posto, nella relazione, sui rischi legati alla dimensione digitale del gioco, con particolare riferimento ai videogiochi online, sempre più spesso sfruttati per attività criminali. Il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online segnala una crescita dei casi in cui gli adescatori utilizzano le chat di gioco per instaurare rapporti di fiducia con potenziali vittime. Nel 2024 sono stati trattati quasi 3 mila casi legati a pedopornografia e adescamento, che hanno portato a 147 arresti e oltre 1.000 persone indagate. Si tratta di dati che sollevano forte preoccupazione, soprattutto considerando l’ampia diffusione dei videogiochi tra i più giovani.
Un ulteriore fenomeno in crescita è quello del cyberbullismo, spesso alimentato dalle dinamiche delle piattaforme di gioco e dalle chat online. Fondamentale, anche in questo caso, il ruolo dell’educazione e della sensibilizzazione, da fare a scuola ma anche a casa, nei territori, nella vita di tutti i giorni. Anche perché sempre nuovi rischi sono in agguato: è il caso delle challenge online, spesso veicolate dai social network. Nel 2024 sono stati analizzati oltre 42.000 siti e 2.775 spazi web sono stati inseriti nella blacklist nazionale, molti dei quali riconducibili a portali di gioco illegale.
Il gioco e internet, spesso, nascondono dei pericoli. Rappresentano una sfida complessa per la sicurezza pubblica e la legalità economica. Per affrontare questa realtà, non bastano norme e divieti: occorrono strategie coordinate che coinvolgano istituzioni, scuole, famiglie e operatori. Per mettere al centro il benessere dei nostri ragazzi.








