Una giornata che resterà impressa nel cuore di una comunità intera. Il campo dello stadio “Nuova Primavera” si è trasformato in un luogo di memoria e amore per rendere omaggio a Zakaria Jerari, giovane portiere del Real Bellizzi scomparso prematuramente a 23 anni.
Una maglia, una città, un addio: Bellizzi saluta Zakaria
Ad aprire la giornata, le parole del direttore generale del Real Bellizzi, Salvatore Monetti, che ha restituito, con commozione e rispetto, il significato più profondo dello sport:
Ci sono momenti in cui il silenzio va rotto. E questo è uno di quei momenti. Il silenzio oggi si riempie di ciò che conta davvero: non solo di giocatori, ma di storie. E questo campo pieno d’amore ne è la prova. È l’esempio più bello di quello che può significare lo sport per una comunità: non solo agonismo, ma anche ricordo. Di una cittadina, di una famiglia. Di una città che si stringe, che ricorda e che non dimentica. Oggi non è un addio. È una promessa.
Un discorso che ha attraversato il silenzio, riempiendolo di senso, e toccando il cuore dei presenti con semplicità e verità. Poco dopo, ha preso la parola il sindaco Domenico Volpe, visibilmente commosso.
Le sue parole, hanno ricordato quanto la scomparsa di Zakaria Jerari abbia toccato l’intera comunità, sottolineando come Bellizzi abbia saputo trasformare il dolore in un’occasione di vicinanza, unione e riflessione.
“Non è facile per nessuna città piangere un ragazzo così giovane”, ha detto, “ma oggi Bellizzi ha dimostrato cosa vuol dire essere comunità. Qui non ci sono distanze, non ci sono differenze. C’è solo l’abbraccio di un popolo intero a una famiglia, a un ricordo, a un simbolo che da oggi vivrà per sempre nel cuore di tutti“.
Presenti le tre scuole calcio cittadine, le due prime squadre (Real Bellizzi e Atletico Bellizzi) e tantissimi ex compagni e amici di Zakaria che hanno voluto indossare una maglia commemorativa per onorarlo. Tra i momenti più significativi, il minuto di silenzio è stato accompagnato dal volo di palloncini bianchi: un gesto delicato e condiviso, che ha trasformato il dolore in un saluto silenzioso, rivolto verso il cielo.
Durante l’amichevole tra Real Bellizzi e Atletico Bellizzi, il fratello di Zakaria, Momo Jerari, ha segnato entrambi i gol della partita, indossando proprio quella maglia numero 12 che di lì a poco sarebbe stata ufficialmente ritirata.
A fine gara, il presidente del Real Bellizzi, Antonio Montella, ha consegnato la maglia alla famiglia Jerari, in un gesto semplice ma dal valore eterno:
Da oggi, nessuno la indosserà più. Il numero 12 è e resterà di Zakaria. In ogni parata, in ogni abbraccio, in ogni partita.
A chiudere la giornata, le parole dell’Imam di Battipaglia, Hedi Khadhraoui, che ha voluto ringraziare pubblicamente la città e le istituzioni:
Oggi non abbiamo solo ricordato un ragazzo. Oggi ci siamo sentiti parte vera di questa comunità. Questo è il modo più umano e profondo di onorare una vita.
Oggi il calcio ha fatto quello che dovrebbe sempre fare: ha unito, ha guarito, ha reso eterno il ricordo di chi non c’è più. Zakaria non era solo un portiere. Era un compagno. Un fratello. E da oggi, quella porta ha due ali.