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Vietri sul Mare, svolta nel caso Senatore: per la Procura è omicidio stradale. Caccia al mezzo pirata

Vittorio Senatore omicidio stradale
Vittorio Senatore

A Vietri sul Mare arriva una svolta decisiva nel caso della morte di Vittorio Senatore, il 16enne originario di Cetara e residente a Cava de’ Tirreni, deceduto nel settembre 2019 in un incidente con lo scooter. Dopo anni di dubbi e battaglie giudiziarie, la Procura di Salerno ha riformulato l’ipotesi di reato in omicidio stradale, abbandonando definitivamente la prima versione che parlava di una semplice caduta autonoma.

I dubbi della famiglia e la perizia che cambia tutto

I genitori del giovane, Domenico e Monica, non hanno mai creduto alla ricostruzione iniziale. Una perizia medica aveva infatti evidenziato un trauma da schiacciamento, incompatibile con una caduta accidentale.

Questi elementi hanno spinto alla riapertura del fascicolo, avvenuta dopo anni di richieste e sollecitazioni.

Una testimonianza decisiva riapre il caso

Il punto di svolta arriva con la testimonianza spontanea di un ragazzo che, dopo anni di silenzio, ha riferito di aver visto un motorino “passargli sopra la pancia” mentre Vittorio era già riverso sull’asfalto.

Da lì sono ripartite nuove indagini, comprese la riesumazione del corpo nel luglio 2024 e una nuova autopsia che ha confermato l’ipotesi del travolgimento da parte di un altro scooter, sopraggiunto ad alta velocità.

La madre: “Finalmente la verità che abbiamo cercato per anni”

In occasione della Giornata nazionale delle vittime della strada, la madre di Vittorio ha affidato ai social un messaggio carico di dolore ma anche di sollievo:

Abbiamo aspettato sei anni e mezzo. Alla fine di questo ennesimo calvario, la verità che abbiamo cercato per tutti questi anni è venuta fuori. A noi questo interessava: la verità. Adesso, figlio mio, riposa in pace. Ci rivedremo, ne sono certa.

Ora si cerca il responsabile del mezzo pirata

La nuova accusa di omicidio stradale segna un passaggio cruciale, ma il percorso non è concluso. La Procura è ora impegnata nell’individuazione di chi era alla guida del mezzo pirata che avrebbe travolto il giovane e nella ricostruzione completa della dinamica.

La famiglia attende giustizia, mentre la comunità di Cetara e del Vietrese segue con commozione una vicenda che da sei anni invoca verità.

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