A Capaccio Paestum, la vita del chierico salesiano Vincenzino Guazzo si confronta con quella di San Carlo Acutis: due giovani modelli di santità da cui i giovani possono trarre ispirazione. Lo riporta Stiletv.
Capaccio Paestum, Vincenzino Guazzo e San Carlo Acutis: due vite di santità a confronto
Lo scorso 7 settembre, Papa Leone XIV ha canonizzato Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis, giovane beato morto all’età di 15 anni. La vita di San Carlo Acutis trova sorprendenti affinità con quella del chierico salesiano capaccese Vincenzino Guazzo, scomparso prematuramente e riconosciuto per il suo ideale di santità.
Entrambi condividevano una profonda devozione all’Eucarestia: Vincenzino definiva questi momenti come “giorni belli, festosi e sfolgoranti”, mentre Carlo Acutis li descriveva come la sua “autostrada per il cielo”. Allo stesso modo, entrambi si offrirono interamente a Gesù: Vincenzino scriveva di voler “abbandonare tutto e tutti, affrontare grandi sacrifici e spendere pochi anni di vita santamente per salvare tante anime”, mentre Carlo Acutis riassumeva il suo cammino con l’espressione “essere sempre unito a Gesù: questo è il mio programma di vita”.
Il confronto tra i due giovani modelli di santità offre un esempio di vita spirituale da cui i giovani delle parrocchie possono trarre ispirazione. Vincenzino Guazzo, come Carlo Acutis, incarna la dedizione, l’amore per l’Eucarestia e l’impegno verso il prossimo, richiamando alla memoria anche le figure di Don Bosco e di San Domenico Savio, a cui era paragonato nei suoi scritti del 1933 presso la Casa Salesiana di San Michele.