Scattata l’indagine per tentata estorsione a Vallo della Lucania dopo l’esposto dell’imprenditore Felice Merola sul fallimento e presunte ombre sulle aste del King’s di Palinuro. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Fallimenti e ombre sulle aste: l’esposto di Merola apre un’indagine per tentata estorsione
La Procura ha avviato un fascicolo contro ignoti per tentata estorsione dopo la denuncia presentata dall’imprenditore Felice Merola, già titolare del celebre albergo King’s di Palinuro, finito al centro di una complessa vicenda fallimentare. L’inchiesta, secondo quanto emerge, riguarda le procedure avviate dalla Banca Monte dei Paschi che, nonostante i circa 4,5 milioni ricavati cinque anni fa dalla vendita della struttura e di altri beni, avrebbe avanzato ulteriori richieste nei confronti dell’imprenditore cilentano.
Per comprendere il caso occorre tornare al 2012, quando la società proprietaria del King’s fu dichiarata fallita per un debito professionale di circa 40mila euro. Solo pochi mesi prima, una perizia — effettuata mentre la famiglia Merola affrontava una situazione di usura — aveva stimato il valore dell’hotel in 19,5 milioni. Dopo il fallimento, la stessa struttura venne rivalutata dal perito del Tribunale di Salerno a 12,5 milioni; la successiva vendita all’asta si concluse infine a 4,5 milioni. Acquisito dagli aggiudicatari, lo storico albergo frequentato per anni da personaggi di fama internazionale è poi precipitato in uno stato di degrado quasi totale.
Nel corso delle varie denunce presentate da Merola, l’imprenditore ha sempre sostenuto che l’intera procedura fosse segnata da situazioni opache, indicando presunti intrecci familiari tra il curatore fallimentare e gli acquirenti. In una sua precedente segnalazione, aveva sottolineato come la struttura fosse stata venduta nonostante la sospensione delle aste e l’esistenza di una trattativa per un concordato: una scelta che, secondo lui, avrebbe privilegiato l’interesse privato legato all’affare immobiliare, sacrificando la chiusura equilibrata del fallimento e il pagamento proporzionale dei creditori.
Le nuove istanze
Le nuove istanze avanzate dalla Monte Paschi hanno portato Merola a depositare un ulteriore esposto, ora all’attenzione del Tribunale di Vallo della Lucania. In una memoria integrativa dello scorso luglio, l’imprenditore ha segnalato ulteriori anomalie nella seconda fase dell’esecuzione immobiliare: in particolare la presenza, già riscontrata in altri casi cilentani, della stessa associazione che affianca il custode giudiziario e nella quale figura anche il legale che gli era stato suggerito. Un gruppo di professionisti — evidenzia Merola — tutti residenti a Torchiara, compreso il consulente tecnico d’ufficio.
Attraverso il suo legale, l’avvocato Ennio Bonadies, Merola ha chiesto che, per evitare una possibile estorsione realizzata attraverso la svendita dei beni del secondo lotto e la successiva alienazione degli altri immobili garantiti da fideiussioni personali, si proceda con urgenza al sequestro del presunto corpo del reato.
