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Vallo della Lucania: gli studenti del Parmenide mettono in scena “La Tempesta” di Shakespeare

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Il 30 ottobre, al teatro del Seminario di Vallo della Lucania, alle 19.15, andrà in scena l’opera studio su La Tempesta di William Shakespeare, progetto triennale di Girolamo Marzano, con Mario Brancaccio e Simona Esposito. Partecipano i ragazzi del liceo Parmenide di Vallo della Lucania con la tutor Mariella Marchetti. L’opera studio sulla Tempesta di William Shakespeare è il primo di un percorso triennale.

Vallo della Lucania, al teatro del Seminario in scena opera studio su “La Tempesta” di Shakespeare

Il testo shakespeariano è stato calato in un un laboratorio intensivo e professionalizzante che mira a formare giovani artisti (cantanti, attori, registi, musicisti) attraverso l’immersione totale in un’opera.

Non è una semplice messa in scena, ma un vero e proprio viaggio: dallo studio del testo e della partitura, all’interpretazione scenica e alla costruzione del personaggio. L’obiettivo è quello di trasformare il potenziale in performance, sperimentando sul campo le sfide e le dinamiche del teatro professionale.

“Infiniti mondi” in scena il 31 ottobre

Si prosegue il 31 ottobre con Infiniti mondi scritto e diretto da Aurelio Gatti con Mario Brancaccio e Lucia Cinquegrana. Cosa fa di Giordano Bruno materia di teatro? Oltre “Il Candelaio” e l’incontro con letterati e scrittori tra cui Shakespeare, è innanzitutto quella «filosofia virile e impaziente tutta piena di ‘furor eroico’ per la ricerca del vero, e di ‘fastidio’ per i perditori di tempo» che fa di Giordano Bruno argomento e ingrediente del Teatro.

Quell’urgenza di fronte all’evidenza, l’irrefrenabile sete di indagine, la forza di scolpirsi addosso quesiti e sentimenti, anche contrastanti, a costo di perdere ogni salvifica soluzione. Una filosofia e una corrispondente “azione” che scompaginano ogni tradizione e consuetudine mettendo al centro l’irriducibilità e la natura di ogni singolo elemento.

“Di padre ce n’è uno solo?” in scena il 1° novembre

Gino Auriuso, Stefano Sarcinelli e Ivano Falco, saliranno sul palco il primo novembre con Di padre ce n’è uno solo? di Riccardo Barbera. Un’indagine sociologica semiseria sulla paternità, un esperimento sociale che vede coinvolto il pubblico, che sarà stimolato a scoprire nuovi appellativi da dare ai padri, arricchendo così la classificazione e le caratteristiche che gli attribuiscono gli psicologi.

Un patchwork teatrale con un ritmo incalzante dettato dai tre protagonisti che attraverso le parole di Valentin, De Filippo, Kafka ci porteranno nell’intricato mondo della paternità fatto di amori, complessi, scontri e incontri. Cos’è oggi un padre? Chi è oggi un padre? I papà di questi anni sono un po’ imbranati, goffi, inadeguati, fanno anche tenerezza; cercano il loro posto nel mondo tra la fine del patriarcato e l’inizio di qualcos’altro.

Gli attori, grazie alla loro vis ed ecletticità spaziano tra vari generi attraverso uno slalom che li porta a piroettare tra il dramma e la comicità; un’altalena di emozioni incastonate in una miscellanea di atmosfere per condurre lo spettatore in questo “itinerario paterno”.

Il festival è promosso dall’associazione culturale Michelangelo, con la collaborazione artistica di Paolo de Santillana. Tutti gli spettacoli inizieranno alle 19.15 e si snoderanno tra Pioppi, Pollica, Castellabate, Stella Cilento, Vallo della Lucania.

 

Vallo della Lucania

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