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Università di Salerno, tensione alle stelle nella corsa al rettorato: scontro sulla gestione degli spazi studenteschi

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Foto di archivio

Resta alta la tensione all’Università di Salerno in vista delle elezioni per il nuovo rettore, previste per il sessennio 2025-2031. Dopo un periodo di apparente calma, si riaccende il confronto tra l’attuale governance dell’ateneo e quattro dei cinque candidati in corsa: Paola Adinolfi, Pietro Campiglia, Virgilio D’Antonio e Carmine Vecchione.

I quattro hanno sottoscritto un “Manifesto Metodologico e Programmatico” comune e hanno indirizzato una lettera ufficiale al rettore Vincenzo Loia e al direttore generale Attilio Riggio, chiedendo una moratoria amministrativa fino al termine del mandato, per garantire la neutralità del processo elettorale come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.

Università di Salerno, tensione alle stelle nella corsa al rettorato

Al centro della contesa vi è l’assegnazione degli spazi alle associazioni studentesche. Con un decreto rettorale risalente al 19 dicembre 2024, tali spazi risultano attualmente occupati, ma la scadenza del nuovo bando per la loro riassegnazione era fissata per il 12 giugno 2025, in piena fase elettorale. Una coincidenza che, secondo i quattro candidati, rischia di alterare gli equilibri della competizione.

Determinante, nel contesto elettorale, il ruolo degli studenti, i cui rappresentanti nei Consigli didattici votano con peso pieno. Si tratta, secondo le stime, di circa 169 aventi diritto, il cui contributo potrebbe risultare decisivo, soprattutto considerando anche il peso ponderato del personale tecnico-amministrativo. Di qui la richiesta di rinviare ogni decisione sugli spazi a dopo l’elezione, per evitare possibili interferenze.

La lettera fa esplicito riferimento ai principi costituzionali sanciti dall’articolo 97 della Costituzione, nonché alla giurisprudenza del Consiglio di Stato in materia di imparzialità della pubblica amministrazione. I firmatari sottolineano la necessità di evitare atti che, pur legittimi formalmente, possano essere interpretati come strumentali o influenzati da finalità elettorali.

Nel mirino anche la Commissione Spazi, istituita lo scorso marzo, di cui fanno parte alcuni candidati alla carica di rettore, tra cui la stessa Adinolfi e Alessandra Petrone. Secondo i promotori dell’appello, né l’astensione né le eventuali dimissioni dei membri candidati garantirebbero la piena neutralità. Al contrario, la loro sostituzione da parte dell’attuale rettore potrebbe alimentare sospetti su un possibile condizionamento della competizione.

«Chiediamo – si legge nella nota – la sospensione di ogni atto in materia di spazi durante la fase di transizione istituzionale, al fine di assicurare parità tra tutti i candidati e massima trasparenza». Paola Adinolfi ribadisce: «In un momento così delicato per la nostra comunità accademica, è essenziale riaffermare il rispetto delle regole e dei principi di imparzialità. La libertà del voto va salvaguardata da ogni condizionamento. Le decisioni sugli spazi, luoghi fondamentali per la partecipazione e la crescita degli studenti, dovrebbero essere rinviate a novembre, affidandole al nuovo rettore e a una nuova commissione».

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