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Unisa, istituzioni e studenti insieme per la Giornata contro la violenza sulle donne: il 25 novembre il convegno “Prevenzione e politiche integrate”

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L'università di Salerno
L'università di Salerno

L’Università di Salerno sceglie un approccio concreto per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Non una ricorrenza formale, ma un momento di analisi e coordinamento tra mondo accademico, forze dell’ordine, magistratura e comunità studentesca. È questa la linea che guiderà il convegno in programma martedì 25 novembre, organizzato dal Comitato unico di garanzia (Cug) dell’Ateneo con la collaborazione della Questura di Salerno e del Comitato pari opportunità presso il Consiglio giudiziario.

Unisa, istituzioni e studenti insieme per la Giornata contro la violenza sulle donne

L’appuntamento è fissato per le 8.45 nell’Aula “Nicola Cilento” dell’Edificio C1. Il tema dell’incontro, “Violenza contro le donne. Prevenzione, repressione e politiche integrate in una prospettiva intergenerazionale”, indica già l’impianto dell’iniziativa: analizzare gli strumenti attualmente disponibili, valutarne l’efficacia e promuovere un confronto operativo tra gli attori istituzionali coinvolti nella gestione del fenomeno.

La giornata si aprirà con i saluti del rettore Virgilio D’Antonio e dei direttori dei dipartimenti di Scienze giuridiche e di Scienze politiche e della Comunicazione, Francesco Fasolino e Gianfranco Macrì. L’introduzione ai lavori sarà affidata ad Angela Di Stasi, presidente del Cug, che definirà il quadro delle politiche accademiche a sostegno della prevenzione.

Il nucleo centrale del convegno prevede l’intervento dei rappresentanti delle istituzioni competenti sul territorio. Tra i relatori sono attesi il questore di Salerno Giancarlo Conticchio, il procuratore della Repubblica vicario Rocco Alfano e il sostituto procuratore Elena Guarino. Una sessione dedicata sarà focalizzata sulla lettura dei dati, sulle criticità emerse nei più recenti casi registrati in provincia e sugli strumenti messi in campo per potenziare i percorsi di protezione.

La seconda parte dell’incontro avrà un taglio più partecipativo e sarà realizzata con il supporto dell’associazione studentesca Polilab. Spazio, questo, pensato per coinvolgere studenti e dottorandi in un dialogo diretto con esperti e istituzioni, con l’obiettivo di creare un percorso condiviso di sensibilizzazione e responsabilizzazione. I promotori parlano di un necessario “patto intergenerazionale”, considerato elemento centrale per rafforzare una cultura di contrasto strutturale alla violenza di genere.

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