Le Iene indagano su presunte truffe telefoniche da milioni di euro: a Salerno un poliziotto accusato di reclutare giovani per call center esteri. Sono in corso le indagini del caso. Lo riporta OndaNews.
Truffe telefoniche a Salerno: il servizio de ‘Le Iene’
Da diverse settimane Luigi Pelazza, inviato del programma televisivo Le Iene, sta approfondendo un presunto sistema di truffe telefoniche legato a finti investimenti finanziari, che avrebbe generato profitti per milioni di euro e che risulterebbe ancora attivo. Al centro dell’inchiesta figurano i call center EuroTel e Arriba, incaricati di effettuare le cosiddette “chiamate esca” per conto della Flamel, società riconducibile ad Armando Iandolo, con il compito di individuare potenziali vittime da raggirare.
L’obiettivo del servizio è fare luce su chi si troverebbe ai vertici dell’organizzazione. Grazie al contributo di una fonte interna, l’inviato sarebbe riuscito a risalire a una rete che coinvolgerebbe più Paesi, tra cui Cipro, Malta e Albania, fino al presunto ruolo di un cittadino italiano appartenente alle Forze dell’Ordine.
L’incontro con il poliziotto
Nella serata di ieri è andato in onda il servizio realizzato a Salerno, dove Pelazza ha incontrato Alfonso, un poliziotto che, secondo quanto riferito dalla fonte del programma, avrebbe avuto il compito di reclutare giovani italiani da destinare ai call center esteri, impiegati nelle attività di truffa ai danni di ignari investitori.
Intervistato dall’inviato, il poliziotto salernitano ha respinto le accuse, sostenendo di aver selezionato, diversi anni fa, alcuni ragazzi per call center operanti in Albania e in altri Paesi dell’Est Europa, limitandosi a valutarne le competenze linguistiche prima della partenza. Un’attività che, a suo dire, sarebbe stata svolta gratuitamente e per conto di un amico. «Si trattava solo di consulenze fatte dieci anni fa – ha spiegato – per verificare la proprietà di linguaggio».
Nel corso del confronto, Pelazza ha evidenziato l’incompatibilità di tale incarico con il ruolo di poliziotto. A questa osservazione, Alfonso ha replicato affermando che, nel peggiore dei casi, avrebbe potuto incorrere in una sanzione disciplinare.
L’inchiesta giornalistica proseguirà nelle prossime settimane. L’inviato di Le Iene ha inoltre annunciato l’intenzione di trasmettere alla Procura della Repubblica gli elementi raccolti finora, affinché vengano valutati dalle autorità competenti, nel rispetto della presunzione di innocenza delle persone coinvolte.









