Truffa sulle vacanze da oltre 400mila euro: tra le 402 vittime anche venti salernitani. La Procura dice no al patteggiamento. Il processo riprenderà a ottobre. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Truffa vacanze, 20 salernitani tra le 402 vittime
Vacanze da sogno mai partite e risparmi svaniti nel nulla. Sono venti i residenti del Salernitano coinvolti in una maxi truffa da oltre 400 vittime, messa in atto da un’agenzia di viaggi con sede a Gragnano. Il procedimento penale a carico dei due titolari è atteso per ottobre, quando si svolgerà l’udienza predibattimentale davanti al tribunale di Torre Annunziata.
La Procura ha già espresso parere negativo sulla richiesta di patteggiamento presentata dagli imputati. Al centro del rifiuto, un’offerta di risarcimento giudicata non proporzionata al danno economico subito dai clienti. Tuttavia, la possibilità di una nuova intesa sul patteggiamento resta aperta, qualora venga formulata una proposta più congrua.
Un danno collettivo da oltre 400mila euro
Secondo le indagini, l’agenzia avrebbe intascato complessivamente circa 412mila euro, ottenuti da anticipi e saldi finali versati dai clienti per viaggi mai realizzati. Le offerte pubblicizzate – particolarmente vantaggiose – spaziavano da soggiorni a Disneyland Paris a vacanze esotiche nei Caraibi, passando per mete europee e mediorientali come Grecia, Dubai, Sharm El Sheikh e Albania.
Gli importi versati oscillavano tra i 200 e i 5.000 euro a persona. I primi segnali sospetti emersero quando si iniziò a scoprire che alcune prenotazioni non erano mai state confermate. Poi l’agenzia chiuse improvvisamente e i titolari sparirono, rendendosi irreperibili.
La protesta e le denunce
Molti clienti, tra cui almeno venti salernitani provenienti da comuni come Scafati, Nocera Inferiore, Pagani, Sarno e Salerno, tentarono invano di contattare l’agenzia tramite un numero pubblicato su Facebook, ricevendo solo risposte da una segreteria telefonica. Alcuni provarono ad organizzarsi tramite chat di gruppo, mentre altri decisero di presentare denuncia ai carabinieri.
A seguito del crescente numero di denunce, si tenne anche un sit-in spontaneo davanti alla sede dell’agenzia. Le indagini raccolsero centinaia di testimonianze e l’intervento di un’associazione regionale per la tutela del turismo, che già in precedenza aveva segnalato anomalie legate ai prezzi troppo bassi rispetto al mercato. Tra i legali impegnati nella difesa delle parti offese figura l’avvocato Roberto Acanfora. La fase istruttoria del procedimento penale è attesa per l’autunno: sarà il giudice a decidere se procedere con il rinvio a giudizio.