Prosegue l’inchiesta sulla presunta truffa dei permessi di soggiorno legata ai cosiddetti “click day” per l’ingresso di lavoratori stranieri in Italia: nel mirino degli inquirenti oltre 40mila pratiche presentate tra Napoli e Salerno.
La Procura contesta agli indagati i reati di associazione per delinquere, truffa e falso. Ventuno imputati su 44 hanno chiesto il patteggiamento dopo aver sottoscritto una confessione e aver depositato del denaro a titolo di risarcimento del danno. Lo riporta l’edizione odierna de Il Mattino.
Truffa sugli immigrati tra Napoli e Salerno: patteggiano 21 imputati nell’inchiesta “click day”
Secondo quanto emerso, gli indagati creavano assunzioni simulate di lavoratori stranieri, consentendo a migliaia di immigrati di ottenere permessi di soggiorno temporanei in cambio di somme di denaro. Tuttavia, le assunzioni non venivano mai formalizzate, trasformando quei lavoratori in clandestini, mentre i promotori della truffa incassavano pagamenti in contanti e in nero.
Le indagini hanno coinvolto circa 40mila pratiche presentate tra Napoli e Salerno sulla piattaforma del Ministero dell’Interno, in occasione dei “click day” dedicati alla richiesta di manodopera straniera. Solo una minima parte di quelle domande corrispondeva a reali offerte di lavoro.
Oltre ai 21 imputati che hanno scelto il patteggiamento, altri 19 affronteranno il processo con rito abbreviato, mentre 4 saranno giudicati con rito ordinario. Chi ha patteggiato ha sottoscritto una confessione e ha depositato del denaro a titolo di risarcimento del danno. Già lo scorso 9 giugno, al termine di arresti e sequestri da parte delle forze dell’ordine, erano stati sequestrati oltre 2 milioni di euro.
