L’avvocato Angelo Paladino scrive al sindaco Cartolano: servono azioni decise e il coinvolgimento dei parlamentari del territorio per la riapertura del Tribunale di Sala Consilina, chiuso dal 2013. Lo riporta InfoCilento.
Tribunale di Sala Consilina, Paladino sollecita il sindaco
Nuova spinta per la riapertura del Tribunale di Sala Consilina. A rilanciarla è l’avvocato Angelo Paladino, che ha inviato una nota al sindaco Domenico Cartolano chiedendo un’azione più incisiva e il coinvolgimento diretto dei parlamentari e membri del Governo eletti in provincia di Salerno. Un’iniziativa che arriva in un momento in cui, a livello nazionale, si torna a discutere di revisione della geografia giudiziaria.
Un presidio di giustizia da restituire al territorio
La soppressione del Tribunale, avvenuta nel 2013 nell’ambito della riorganizzazione giudiziaria, ha lasciato un vuoto profondo nel Vallo di Diano. Un vuoto che, secondo Paladino, può essere colmato solo attraverso un’azione politica coesa. Nella sua lettera, il legale sottolinea la necessità di attivare il sostegno di figure istituzionali di peso come Edmondo Cirielli, vice ministro agli Esteri ed ex presidente della Provincia, e Antonio Iannone, sottosegretario alle Infrastrutture. «Altri territori – osserva Paladino – hanno ottenuto risultati grazie alla mobilitazione dei propri rappresentanti. Serve ora un impegno concreto anche per Sala Consilina, a tutela del diritto alla giustizia per le comunità delle aree interne».
Segnali positivi dal Governo
Fonti locali riferiscono che l’esecutivo sta valutando il ripristino di presidi giudiziari in località come Pedimontana, Lucera, Rossano e Bassano del Grappa, nell’ambito di una possibile riforma. Una prospettiva che riaccende le speranze anche per Sala Consilina, la cui amministrazione comunale ha già avviato un percorso istituzionale per sensibilizzare ministeri e organi competenti. Il ritorno del Tribunale rappresenterebbe, secondo molti osservatori, un segnale concreto di attenzione verso i territori periferici, rafforzando la presenza dello Stato in una zona strategica al confine tra Campania e Basilicata.