La Corte di Cassazione ha riaperto il processo per dieci imputati legati alla tragedia dell’hotel Rigopiano, affermando che se la strada fosse stata liberata dalla neve il 18 gennaio, le vittime avrebbero potuto salvarsi.
La Cassazione sottolinea la responsabilità nella prevenzione del disastro
La Corte di Cassazione, nella sua recente sentenza del 3 dicembre, ha dichiarato che se la strada che conduceva all’hotel Rigopiano fosse stata liberata dalla neve il 18 gennaio, giorno della tragedia, le vittime avrebbero potuto salvarsi. Questo è uno dei punti salienti delle motivazioni che accompagnano la decisione di riaprire il processo per dieci imputati coinvolti nella vicenda.
Necessità di Monitoraggio dei Mezzi di Spazzaneve
I giudici evidenziano l’importanza di garantire la viabilità delle strade e la sicurezza delle persone, sottolineando che la disponibilità di mezzi spazzaneve avrebbe dovuto essere attentamente monitorata. “La protezione dell’incolumità pubblica richiede la prontezza nell’assicurare gli strumenti necessari”, affermano.
Prevenzione del Disastro: Un Dovere
La Corte di Cassazione ha affermato che era non solo possibile, ma anche necessario prevenire il disastro di Rigopiano. Secondo i giudici, la “prevenzione regina” per la sicurezza collettiva avrebbe dovuto includere la classificazione di Rigopiano come area a rischio valanghe, un’azione che non poteva essere rimandata a dopo il disastro o durante la sua imminenza. Questa classificazione avrebbe potuto impedire l’accesso alla zona o limitare l’uso delle strutture in inverno.
Conclusioni Necessarie
In conclusione, i supremi giudici sostengono che tale approccio preventivo era non solo fattibile, ma anche un obbligo da parte delle autorità competenti. La mancanza di azioni adeguate prima della tragedia ha contribuito a determinare la gravità degli eventi verificatisi.