La Dda scopre un vasto giro di traffico di droga tra l’Agro nocerino sarnese e Cava de’ Tirreni: la droga era nascosta in un negozio di frutta e verdura a Nocera Superiore. Sono 18 gli indagati e 10 arresti con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Le intercettazioni rivelano il linguaggio in codice. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Traffico di droga nell’Agro nocerino sarnese: le intercettazioni
«Vai dal fruttivendolo che mi serve un piede d’insalata». Era questo il linguaggio in codice usato da Emilia Capasso, ritenuta insieme al compagno Vincenzo De Martino a capo di un’organizzazione criminale dedita al traffico di droga tra l’Agro nocerino e Cava de’ Tirreni. L’ordine, indirizzato a un pusher di nome Andrea Guariglia, è stato intercettato dagli inquirenti durante un’indagine condotta tra il 2021 e il 2024 dai carabinieri del nucleo operativo di Nocera Inferiore.
Il punto di spaccio era un negozio di frutta a Nocera Superiore, gestito da un uomo di 38 anni originario di Pagani, dove veniva occultata la droga. Nel blitz di due giorni fa sono state eseguite dieci misure cautelari in carcere con l’accusa di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. Nel corso delle perquisizioni sono state sequestrate ingenti quantità di sostanze stupefacenti.
Il gruppo criminale, attivo anche a Castel San Giorgio, mostrava grande attenzione a non farsi scoprire. Capasso stessa, in una conversazione intercettata con un cliente, si raccomandava di non “cantare”, riferendosi al rischio di collaborare con la giustizia. I pusher usavano numeri di telefono sempre diversi per evitare di essere intercettati, mentre le consegne avvenivano spesso a domicilio o in luoghi concordati. Delle 18 persone indagate, sette dovranno affrontare un interrogatorio preventivo a seguito della richiesta di misure cautelari avanzata dalla Dda.