Tra sabato 25 e domenica 26 ottobre, in Italia, entrerà in vigore l’ora solare. Nella notte tra sabato e domenica, le lancette dell’orologio dovranno essere spostate un’ora indietro, portando con sé un’ora di luce in più al mattino, ma giornate complessivamente più corte.
La maggior parte dei dispositivi digitali connessi a internet effettuerà il cambio automaticamente, mentre per gli orologi analogici sarà necessario provvedere manualmente alla regolazione dell’orario.
Torna l’ora solare nella notte tra 25 e 26 ottobre
Il passaggio ufficiale avverrà alle 3:00 di domenica 26 ottobre: invece di proseguire normalmente, l’orologio tornerà a segnare le 2:00, consentendo di guadagnare un’ora di sonno. L’ora solare corrisponde all’orario stabilito dal meridiano di riferimento di ciascun Paese, ed è tradizionalmente utilizzata durante il periodo invernale.
Sebbene l’Italia osservi questa alternanza dal 1916, il cambio dell’ora è una pratica diffusa soltanto in alcune zone del mondo, come Europa, Nord America, Nuova Zelanda ed Egitto. Solo circa il 25% della popolazione mondiale vive in Paesi che adottano il passaggio tra ora legale e ora solare per allineare le ore di luce naturale con l’attività lavorativa.
Con l’entrata in vigore dell’ora solare, le giornate inizieranno con più luce al mattino, ma il sole tramonterà prima rispetto all’attuale orario legale, accorciando di fatto le ore di luce disponibili nel pomeriggio. Il periodo di ora solare durerà circa cinque mesi, fino al ritorno dell’ora legale, previsto a marzo 2026.
Da diversi anni, però, si discute a livello italiano ed europeo di una possibile abolizione del cambio d’ora, privilegiando l’ora legale come orario standard per tutto l’anno. Il principale vantaggio economico dell’ora legale è legato al risparmio di energia elettrica: riducendo il tempo in cui è necessario illuminare abitazioni e uffici, si ottiene una diminuzione dei consumi. Secondo Terna, nel 2024 il passaggio all’ora legale ha consentito di risparmiare 340 GW/h di energia elettrica, mentre dal 2004 il risparmio complessivo stimato supera i 2 miliardi di euro.
Oltre all’aspetto economico, il cambio di ora comporta effetti fisiologici: molte persone, soprattutto nelle prime ore dopo il passaggio, riportano sintomi simili a quelli del jet-lag, tra cui sonnolenza, ridotta concentrazione e alterazioni del ritmo biologico. Questi fattori alimentano il dibattito sulla possibile eliminazione dell’ora solare, a favore di un sistema più stabile e uniforme per tutto l’anno.
In ogni caso, per questa notte, gli italiani dovranno ricordarsi di spostare le lancette indietro di un’ora, guadagnando un’ora di riposo, ma preparando le giornate a un tramonto anticipato.