I terrazzamenti della Costiera Amalfitana, autentico simbolo del rapporto millenario tra uomo e natura, tornano all’attenzione nazionale grazie al servizio di TG2 Costume e Società, che ha dedicato un approfondimento alla loro storia, alla loro fragilità e al loro valore culturale riconosciuto dall’UNESCO. Queste antiche architetture rurali, nate per domare un territorio ripido e difficile, sono considerate un capolavoro di ingegno contadino, resilienti nonostante secoli di trasformazioni.
Un patrimonio salvaguardato anche grazie alla politica locale
Nel servizio, viene sottolineato il ruolo svolto in questi anni dal sindaco di Amalfi, Daniele Milano, che ha sostenuto progetti e iniziative per la tutela dei terrazzamenti, valorizzandoli come elemento strategico non solo per il paesaggio, ma anche per la sicurezza idrogeologica.
I muretti a secco e i sistemi agricoli dei terrazzamenti, infatti:
-
regolano il deflusso delle acque,
-
limitano frane e smottamenti,
-
proteggono i centri abitati,
-
custodiscono un sapere antico e irripetibile.
La famiglia Aceto: custodi del limone e di una tradizione unica
Accanto all’impegno istituzionale spicca la testimonianza della famiglia Aceto, una delle più storiche della Costiera nella coltivazione dello Sfusato Amalfitano. Nel servizio del TG2, il protagonista è soprattutto il 91enne Luigi Aceto, icona vivente della cultura contadina amalfitana. Tra i limoneti dei suoi terrazzamenti, racconta con semplicità e orgoglio un legame profondo con la terra:
“Il limone cura tutti i mali… forse è il segreto della longevità“, sorride Luigi mostrando i frutti dorati dei suoi giardini. Le sue parole diventano un omaggio all’impegno tramandato di generazione in generazione, simbolo di un territorio che vive grazie al lavoro quotidiano dei suoi custodi.
Bellezza, agricoltura e ingegneria rurale: il valore dei terrazzamenti
Il servizio del TG2 evidenzia come i terrazzamenti non siano solo uno scenario da cartolina, ma un ecosistema agricolo complesso, frutto di secoli di fatica e competenza tecnica.
Rappresentano:
-
una forma di ingegneria rurale unica al mondo,
-
un modello di sostenibilità ante litteram,
-
un’eredità culturale che richiede manutenzione continua,
-
un presidio ambientale indispensabile per il territorio.
Un patrimonio da difendere, oggi più che mai
In un’epoca segnata da cambiamenti climatici, abbandono delle campagne e dissesto idrogeologico, i terrazzamenti diventano un presidio fondamentale. La loro sopravvivenza dipende dall’impegno congiunto di:
-
istituzioni,
-
famiglie agricole,
-
comunità locali,
-
associazioni e volontari.
Il servizio del TG2 ricorda che proteggere questo patrimonio significa proteggere la storia, l’identità e il futuro della Costiera Amalfitana.
Amalfi: dove la terra parla, il lavoro resiste e la tradizione vive
I terrazzamenti non sono solo “paesaggio”: sono memoria, fatica, arte e vita. E grazie alla loro capacità di adattarsi e resistere, continuano a raccontare il legame profondo tra gli amalfitani e la loro terra.









