L’indagine su un presunto tentativo di truffa e ricatto ai danni di un noto influencer sportivo passa ufficialmente alla competenza della Procura di Salerno. Lo ha stabilito il Giudice per le indagini preliminari di Roma, accogliendo l’eccezione di incompetenza territoriale sollevata dalla difesa dell’indagato, rappresentata dall’avvocato Francesco Fiore come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.
. Il procedimento riguarda un 34enne di Pagani, accusato di aver cercato di estorcere denaro a Kristian Tumidajevicz, meglio conosciuto sul web come “Il Pengwin”, influencer originario di Latina molto seguito per i suoi contenuti legati alle scommesse sportive.
Tentata truffa e ricatto a un influencer sportivo
La Procura di Roma aveva già avanzato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dell’indagato, ma il Gip ha disposto il trasferimento degli atti a Salerno, ritenendo che il luogo di consumazione del reato – l’abitazione dell’imputato a Pagani – fosse determinante per la competenza territoriale. Secondo quanto emerso dalle indagini, coordinate dal Centro operativo per la sicurezza cibernetica della polizia postale di Roma e avviate a seguito della denuncia presentata da Tumidajevicz, tra il 2021 e il 2023 l’indagato sarebbe riuscito a violare la casella di posta elettronica dell’influencer, ottenendo accesso a informazioni riservate, inclusi dati personali e familiari.
Dalle ricostruzioni investigative, l’uomo avrebbe anche tentato di emettere false fatture intestate alla società riconducibile alla vittima, per un importo complessivo di 60mila euro, da inoltrare a Lottomatica. Tuttavia, il tentativo è fallito grazie alla tempestiva segnalazione dell’influencer alla società. Gli accertamenti tecnici su indirizzi IP, numeri telefonici e conti correnti hanno poi confermato l’origine salernitana delle operazioni, ricondotte all’indagato.
L’uomo è ora indagato per tentata estorsione, tentata truffa, furto di identità e accesso abusivo a sistemi informatici. Oltre al tentativo di truffa legato alle fatture, avrebbe anche individuato le credenziali dei conti gioco online dell’influencer, riuscendo a sottrarre circa 8.000 euro. Il denaro, secondo le indagini, è stato movimentato attraverso una serie di operazioni – tra ricariche, prelievi e pagamenti tramite POS – effettuate presso esercizi commerciali situati in provincia di Salerno.
L’episodio più grave riguarda il presunto tentativo di ricatto: l’indagato avrebbe minacciato Tumidajevicz di pubblicare online, su un sito per escort, fotografie e il numero di telefono di un familiare. In cambio avrebbe chiesto il pagamento di 10mila euro in Bitcoin. Le minacce sono state documentate dalla polizia postale attraverso l’acquisizione di numerosi messaggi a contenuto intimidatorio inviati alla vittima.