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Rapina a Salerno, titolare del bar reagisce e il criminale spara: “Vivo per miracolo, mi sono abbassato d’istinto”

rapina Salerno

La tentata rapina

Attimi di tensione questa notte nel quartiere Pastena di Salerno dove si è verificato un tentativo di rapina ai danni del bar “In piazza” sito in via Posidonia. Uno dei titolari del locale ha reagito alla rapina rischiando la vita. Emanuele Avagliano, che gestisce il bar insieme a un cugino, ha raccontato quegli instanti di terrore.

Rapina a Salerno: il titolare del bar reagisce, ma il criminale spara

«1 minuto e 8 secondi: tanto è durata questa notte una tentata rapina e un tentato omicidio con arma da fuoco ai danni miei e della attività commerciale gestita da me e mio cugino. Un uomo – racconta Emanuele Avagliano – si stava intrufolato dietro al bancone. Non avevo idea di cosa stesse accadendo, ero nel laboratorio. Vado a controllare e mi trovo di fronte un uomo con casco e passamontagna e con la pistola puntata verso di me che mi urla “dammi i soldi, apri la cassa. Muoviti!».

Il titolare del locale ha reagito afferrando una scopa e scagliandosi contro il rapinatore, iniziando a colpirlo con forza e gridando: «Esci, non ho niente, non ti do nulla». In quel momento il malvivente ha reagito esponendo un colpo di pistola

Fortunatamente Avagliano si è abbassato istintivamente e il proiettile lo ha solo sfiorato. «Ho ancora il rumore dello sparo nelle orecchie – ha raccontato– ho ancora l’odore della polvere da sparo sotto al naso. Per fortuna e grazie a Dio, mi sono spostato in tempo evitando che il proiettile mi colpisse». 

Poco dopo il rapinatore si è dato alla fuga a mani vuote. «Non so cosa mi sia scattato dentro, ma ho pensato subito di difendere quella cassa frutto di sudore, onestà e dignità con tutto me stesso. In quel cassetto c’era l’incasso di un sabato sera estivo che rappresenta non solo i nostri sacrifici, ma anche la tranquillità di affrontare una nuova settimana con un po’ più di serenità. Ho pensato al lavoro quotidiano che io e il mio socio facciamo per e con i nostri dipendenti, e a quanto fosse importante proteggere tutto ciò e i miei dipendenti da questo balordo».

Poco dopo un furto andato a segno

Sul posto successivamente è arrivata la polizia che si è occupata dei rilievi di rito. Dopo poco dalla tentata rapina, come è emerso dalle indagini, il malvivente ha messo a segno un colpo al distributore sulla Tangenziale. Qui un dipendente che ha tentato di fermarlo è stato colpito alla testa con il calcio della pistola.

 

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