Cronaca Salerno, Salerno

Tempi d’attesa in miglioramento all’Asl, ma le urgenze restano critiche

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L'Asl di Salerno
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Secondo Il Mattino, anche nell’Asl provinciale si registra un progressivo alleggerimento delle liste d’attesa, con segnali positivi in particolare per le prestazioni classificate come urgenza breve e differita. Il quadro generale resta però disomogeneo, soprattutto per le priorità urgenti e per quelle programmate, dove persistono ritardi significativi. Le rilevazioni riguardano esclusivamente il primo accesso alle prestazioni specialistiche e fotografano una situazione in chiaroscuro.

Tempi d’attesa in miglioramento all’Asl Salerno

Per le prestazioni classificate come urgenti, i tempi continuano a essere superiori agli standard previsti: tre mesi per una visita oculistica, oltre cento giorni per ottenere una risonanza magnetica, otto mesi per una polipectomia del colon e un anno per una elettromiografia dell’arto superiore. Le fasce di priorità vengono definite da codici precisi: il codice U identifica le prestazioni da eseguire entro 72 ore; il codice B prevede un’attesa massima di 10 giorni; il codice D impone 30 giorni per le visite e 60 per gli esami strumentali; la priorità programmata richiede la conclusione della prestazione entro 120 giorni.

Il sistema garantisce i tempi massimi soltanto per le prime visite o i primi esami diagnostici compatibili con i criteri stabiliti. Al momento della prenotazione viene proposta la prima data utile: un eventuale rifiuto libera il servizio dal rispetto dei tempi di garanzia, senza incidere sulle rilevazioni ufficiali. Nel dettaglio, tra le urgenze emergono attese di 90 giorni per le visite oculistiche, 104 per alcune risonanze, 62 per l’eco-doppler cardiaco, 239 per la polipectomia del colon, 172 per la fotografia del fundus e 362 per l’elettromiografia dell’arto superiore. Nelle urgenze brevi la criticità principale riguarda ancora l’elettromiografia, con 68 giorni di attesa; la stessa prestazione rappresenta l’anomalia anche nella categoria differita, dove l’attesa sale a 89 giorni.

Per le prestazioni programmate, il quadro assume i contorni del cosiddetto “bollino rosso”: 210 giorni per una visita oculistica, 239 per la polipectomia, 172 per la fotografia del fundus e un intervallo compreso fra 249 e 362 giorni per le elettromiografie. Il confronto con il Ruggi mostra tendenze simili nelle urgenze brevi, con difficoltà nelle risonanze, nella dermatologia, nella neurologia e nell’oculistica, con attese comprese tra tre settimane e trenta giorni. Situazione più stabile nella priorità differita, dove l’unica voce critica riguarda la prima visita urologica, per la quale occorrono quasi quattro mesi.

Nelle prestazioni programmate si osservano elementi di miglioramento, pur rimanendo i tempi più lunghi: sette mesi per una visita oculistica, sei per una colonscopia, oltre trecento giorni per rettosigmoidoscopia ed elettromiografia. Intanto, dalla Conferenza Stato-Regioni è arrivato il via libera al decreto che assegna alle Regioni un totale di 28,85 milioni di euro per ridurre i tempi di attesa. Alla Campania sono destinati circa due milioni, finalizzati agli adeguamenti tecnici necessari per garantire il trasferimento quotidiano dei dati del Cup regionale verso la piattaforma nazionale Arenas, con l’obiettivo di rendere interoperabili tutti i sistemi di prenotazione e monitoraggio.

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