Cronaca

Suicidio assistito, via libera per donna campana di 44 anni con Sla: la decisione dopo il ricorso al Tribunale di Napoli

Lombardia, primo caso di suicidio assistito: morta una 50enne malata di sclerosi multipla
Foto di repertorio

Una donna campana di 44 anni affetta da Sla ottiene dall’Asl il via libera al suicidio assistito dopo il ricorso al Tribunale di Napoli con il supporto dell’associazione Luca Coscioni.

Suicidio assistito, via libera per donna campana di 44 anni malata di Sla

Una donna della Campania di 44 anni malata di Sla ha ottenuto il via libera all’accesso al suicidio assistito. Dopo un primo rifiuto dell’Asl, la donna si era rivolta all’associazione “Luca Coscioni” e, tramite ricorso urgente al Tribunale di Napoli coordinato dall’avvocata Filomena Gallo, ha ottenuto una nuova valutazione positiva.

La donna, nota come Ada, aveva recentemente reso pubblica la sua storia in un video, raccontando la quotidianità con la malattia. Secondo l’Azienda sanitaria locale, Ada soddisfa tutti i requisiti previsti dalla normativa e potrà procedere con l’assistenza alla morte volontaria, nel pieno rispetto delle garanzie costituzionali e delle pronunce della Corte costituzionale.

«Quando ho letto le parole ‘parere favorevole’, ho sentito un peso scivolare dalle mie spalle – ha dichiarato Ada – La Sla ha perso, io ho vinto. Non trascorrerò nemmeno un minuto in più ad avere paura di ciò che può farmi». L’Asl ha confermato che procederà con le fasi successive, tra cui l’individuazione del farmaco e le modalità di autosomministrazione, secondo le procedure previste.

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