La FIT-CISL di Salerno esprime la propria ferma contrarietà all’uso indiscriminato dello strumento del subappalto nei servizi di Trasporto Pubblico Locale (TPL), incluso il recente affidamento del Lotto 1. Una pratica che, se non regolamentata con rigore, rischia di compromettere la qualità del servizio, la sicurezza dei lavoratori e l’efficienza dell’intero sistema di mobilità provinciale.
Trasporto Pubblico Locale, il monito della FIT-CISL di Salerno: “No al subappalto selvaggio”
“Il subappalto, così come oggi concepito e applicato, non è uno strumento neutro: giustifica e autorizza una frammentazione aziendale che ha già prodotto effetti devastanti.” spiega Diego Corace Segretario Provinciale FIT-CISL Salerno.
In provincia di Salerno, si contano oggi circa 52 aziende che gestiscono porzioni minime di servizio – in alcuni casi meno di 50.000 km l’anno – generando un sistema disarticolato, inefficiente e incapace di garantire un diritto fondamentale come quello alla mobilità. La logica del massimo ribasso, che spesso guida l’assegnazione dei subappalti, porta a un inevitabile abbassamento degli standard di sicurezza e a una disparità di trattamento tra i lavoratori.
“Come già denunciato in passato dalla nostra organizzazione, – spiega Corace – il subappalto è diventato un escamotage per “fare cassa” a discapito dei diritti e delle tutele. Se il subappalto viene ritenuto indispensabile per raggiungere le aree interne più isolate, allora deve essere regolato con criteri stringenti e trasparenti.
Le richieste
Dalla FIT-CISL Salerno chiedono la definizione di un corrispettivo minimo per l’affidamento dei servizi; una retribuzione salariale uniforme per tutti i lavoratori, indipendentemente dall’azienda di appartenenza ma anche la responsabilità diretta dell’azienda appaltatrice in materia di sicurezza sul lavoro, l’obbligo di mezzi efficienti e depositi idonei per tutte le aziende coinvolte e l’introduzione di un chilometraggio minimo da subappaltare, per evitare la proliferazione di micro-aziende inefficaci.
Fiducia dopo le nuove nomine
“In questo contesto, cogliamo l’occasione per rivolgere un formale augurio di buon lavoro al nuovo Amministratore Delegato l’ingegnere Aldo Paribelli e al nuovo presidente di Busitalia Campania, l’avvocato Mario Santocchio. La loro nomina arriva in un momento cruciale per il trasporto pubblico regionale. Le dichiarazioni del nuovo Presidente Campano, sulla volontà di puntare su efficienza e innovazione, ci fanno ben sperare.” aggiunge il Segretario Provinciale.
“Confidiamo che la nuova presidenza possa recepire le istanze che da tempo la FIT-CISL porta avanti, mettendo al centro la qualità del servizio, la dignità del lavoro e la tutela dei cittadini.” prosegue.
“Non possiamo più tollerare un sistema che, pur dovendo garantire la gestione di oltre 28 milioni di chilometri annui, si affida a una miriade di soggetti senza una regia unitaria. Come già evidenziato in precedenti occasioni, molte aziende private non rispettano nemmeno gli obblighi contrattuali e previdenziali, con gravi ricadute sui lavoratori e sull’intero comparto.” spiega ancora.
L’appello
“Rivolgiamo un appello chiaro alla politica attuale e a quella che verrà: è il momento di cambiare rotta. Serve una riforma strutturale del sistema degli appalti nel TPL, che metta al centro la qualità del servizio, la dignità del lavoro e l’efficienza della spesa pubblica. Il diritto alla mobilità non può essere sacrificato sull’altare del profitto.” conclude Diego Corace.









