Il tema della mobilità nel Cilento torna al centro del dibattito, questa volta con accuse molto gravi. Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) ha infatti espresso forte preoccupazione per le condizioni di inaccessibilità di alcune stazioni ferroviarie strategiche del territorio, sostenendo la battaglia dell’attivista Christian Durso, impegnato nella difesa dei diritti delle persone con disabilità. Secondo il Coordinamento, non si tratta di semplici disservizi, ma di una vera e propria violazione del diritto alla cittadinanza, negata a chi non può accedere in autonomia a infrastrutture essenziali come le stazioni di Centola e Pisciotta.
Diffida a RFI e totale assenza di risposte
La vicenda entra nel vivo il 9 ottobre, quando l’attivista Christian Durso invia una diffida formale a Rete Ferroviaria Italiana (RFI), denunciando l’impossibilità per le persone con mobilità ridotta di utilizzare le stazioni citate.
Da allora, però, nessun riscontro è arrivato dall’ente. Un silenzio definito dal CNDDU “gravissimo”, perché non riguarda solo l’efficienza delle strutture, ma il rispetto dei diritti fondamentali degli utenti.
RFI nel mirino: “Questione di legalità costituzionale”
Per il Coordinamento, RFI non può limitarsi alla gestione tecnica dell’infrastruttura. È tenuta a garantire che i servizi siano fruibili da tutti, senza discriminazioni.
“La mancanza di risposte non è un semplice problema gestionale, ma una questione di legalità costituzionale”, sottolinea il CNDDU. Anche la Prefettura di Salerno è stata coinvolta da Durso, ma finora non sono pervenuti riscontri significativi.
Norme violate e responsabilità istituzionali
L’inaccessibilità delle stazioni non è una disattenzione casuale, ma la violazione di obblighi di legge, ricorda il Coordinamento. Tra questi, la Legge 67/2006, che vieta ogni forma di discriminazione – anche indiretta – nei confronti delle persone con disabilità.
Il Comune di Pisciotta interviene, Centola attesa al varco
In un quadro caratterizzato da silenzi istituzionali, spicca la reazione positiva del Comune di Pisciotta, che ha deciso di sostenere formalmente la segnalazione dell’attivista e di interpellare RFI per sollecitare un intervento immediato.
Il CNDDU chiede ora che anche Centola e la Prefettura esercitino il proprio ruolo di tutela, rompendo l’immobilismo che sta penalizzando centinaia di cittadini e turisti.
L’appello finale del CNDDU
Il Coordinamento chiede trasparenza su atti, programmi di adeguamento e fondi destinati all’abbattimento delle barriere architettoniche.
Ignorare queste segnalazioni significa accettare che una parte della popolazione venga esclusa dalla vita sociale. Una democrazia matura non può permettere simili contraddizioni.









