Operazione antidroga tra Castel San Giorgio e Cava de’ Tirreni: i presunti capi del condominio dello spaccio si avvalgono della facoltà di non rispondere davanti al gip. In attesa la decisione su Emilia Capasso. Lo riporta La Città.
Spaccio a Castel San Giorgio, gli indagati scelgono il silenzio
Nuovo capitolo nell’inchiesta “Civico 17 – il condominio dello spaccio”, la maxi operazione antidroga condotta dalla Procura di Salerno che ha smantellato un presunto sodalizio criminale dedito alla vendita di stupefacenti nel cuore della cittadina. Nell’ultima udienza davanti al GIP Valeria Campanile, gli indagati – compresi i presunti promotori dell’organizzazione – hanno scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere, mantenendo il silenzio su tutte le contestazioni.
Tra questi figura Emilia Capasso, 53 anni, compagna di Vincenzo De Martino, noto come il “principino”, attualmente detenuto nel carcere di Salerno. Il loro legale, l’avvocato Giuseppe Russo, ha presentato un’istanza per la sostituzione della custodia cautelare in carcere con gli arresti domiciliari per la donna. Il giudice si è riservato la decisione, che dovrebbe essere comunicata entro oggi.
Il codice dello spaccio
Durante le indagini, gli investigatori hanno ricostruito un vero e proprio sistema di comunicazione cifrata tra spacciatori e clienti, che utilizzavano nomi di frutta e verdura – come “insalate” o “banane” – per indicare le dosi da acquistare, eludendo i controlli delle forze dell’ordine.
La base operativa del gruppo sarebbe stata proprio all’interno del cosiddetto Civico 17, trasformato secondo gli inquirenti in un vero e proprio supermercato della droga, con turni e ruoli ben definiti tra i componenti.