Il sindaco di Trentinara Rosario Carione si è candidato al Consiglio Provinciale di Salerno con la lista “Civiche in Rete”, puntando a rappresentare piccoli comuni e aree interne. Lo riporta InfoCilento.
Trentinara, il sindaco Rosario Carione candidato al Consiglio Provinciale di Salerno
Il sindaco di Trentinara, Rosario Carione, ha ufficialmente annunciato la propria candidatura al Consiglio Provinciale di Salerno, scegliendo di correre con la lista “Civiche in Rete”, un progetto volto a rappresentare gli amministratori locali al di fuori dei tradizionali schieramenti partitici. Carione ha spiegato le motivazioni alla base di questa decisione, evidenziando il legame con il ruolo di sindaco e la passione per la gestione diretta delle comunità. “Comunico ufficialmente la mia candidatura al Consiglio Provinciale di Salerno nella lista ‘Civiche in Rete’. Affronto questa nuova sfida con entusiasmo, consapevolezza e coraggio”, ha dichiarato il primo cittadino.
Il sindaco ha poi sottolineato il contributo che intende portare all’assise provinciale: “Vorrei mettere a disposizione dell’intero territorio la mia esperienza di sindaco di un piccolo comune, con umiltà, passione e determinazione, valori che hanno guidato il mio impegno politico fino ad oggi.” La candidatura di Carione si propone anche come iniziativa collettiva, volta a creare una rete tra chi conosce le sfide quotidiane dei comuni salernitani. L’obiettivo è superare le logiche di partito per concentrarsi sul bene comune: “Spero di coinvolgere sindaci e consiglieri comunali che ho avuto modo di conoscere in questi anni e tanti altri con cui lavorare insieme per costruire un futuro migliore per la nostra terra.”
Con l’ingresso di Carione nella lista “Civiche in Rete”, la corsa per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Salerno entra nel vivo. Il sindaco punta a essere un punto di riferimento per le aree interne e i piccoli borghi, affrontando temi cruciali come spopolamento e carenza di infrastrutture. La strategia comunicativa fa leva sulla condivisione delle competenze e sull’idea di trasformare il “modello Trentinara” in una risorsa per l’intera provincia.









