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Sicurezza a Salerno, Cammarota attacca: “Mentre la città trema si fa sociologia e clientela”

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Antonio Cammarota

Il consigliere comunale Antonio Cammarota interviene sulla questione sicurezza a Salerno e attacca duramente l’operato della Commissione Politiche Sociali: “Serve azione concreta, non audizioni simboliche. La città ha bisogno di interventi reali”.

Sicurezza a Salerno, l’attacco di Cammarota

È un duro affondo quello lanciato da Antonio Cammarota, presidente della Commissione Trasparenza del Comune di Salerno, contro l’operato della Commissione Politiche Sociali sulla gestione dell’allarme sicurezza in città. In un comunicato stampa diramato il 31 luglio, Cammarota ha denunciato l’inadeguatezza delle risposte istituzionali a quella che definisce una “gravissima situazione di criminalità”.

Nel mirino del consigliere l’approvazione del protocollo di “buon vicinato”, presentato dal presidente della commissione Figliolia come strumento risolutivo, nonostante “abbia ottenuto solo 8 voti favorevoli su 19 consiglieri” e sia, a detta di Cammarota, privo di reale efficacia. “Sono stati ascoltati solo tre cittadini, di cui uno per due volte – scrive Cammarota – altro che partecipazione diffusa. È evidente che si cerca consenso facile, non soluzioni vere”.

Per il consigliere servono azioni immediate e tangibili: tra le proposte avanzate, l’introduzione dei taser per i vigili urbani, la presenza dell’esercito sul lungomare e controlli serrati contro ogni forma di illegalità. “La città trema – conclude – ma invece di intervenire si fanno chiacchiere, si distribuisce sociologia e si coltiva la clientela politica sulla pelle della povera gente”.

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