Cronaca, Politica

Sfratti più veloci, il disegno di legge presentato da FdI: nuova Autorità e tempi ridotti a quattro mesi

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Foto generica
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Un ddl di Fratelli d’Italia punta a velocizzare gli sfratti per gli inquilini morosi, introducendo un’Autorità dedicata e un iter amministrativo più rapido. Previste tutele per famiglie fragili e sostegni economici.

Sfratti per morosità più rapidi: il nuovo ddl proposto da FdI accelera i tempi a quattro mesi

Una nuova procedura amministrativa, tempi ridotti a quattro mesi e un’Autorità dedicata per accelerare il rilascio degli immobili occupati da chi non paga l’affitto. È quanto prevede il disegno di legge presentato al Senato da Fratelli d’Italia, prima firma il senatore Paolo Marcheschi. L’obiettivo è snellire l’iter oggi previsto per gli sfratti per morosità, mantenendo il limite delle due mensilità non versate, ma affidando la gestione del contenzioso non più al giudice civile bensì a un ente pubblico specifico per velocizzare i tempi.

Secondo Marcheschi, la riforma potrebbe alleggerire il carico della giustizia civile e scoraggiare l’affitto breve, favorendo invece contratti di locazione più lunghi, soprattutto per nuclei familiari. La proposta tuttavia crea tensione nella maggioranza e incontra la netta opposizione delle associazioni degli inquilini, che denunciano un possibile indebolimento delle tutele sociali. Critica anche Ilaria Salis, eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra, che parla di un segnale preoccupante e di una “centralizzazione del potere nelle mani del governo”.

La nuova procedura

Il ddl introduce l’“Autorità per l’esecuzione degli sfratti”, collegata al ministero della Giustizia, a cui i proprietari potranno rivolgersi direttamente. L’inquilino avrà 15 giorni per mettersi in regola con i pagamenti; in caso contrario, l’Autorità potrà autorizzare lo sgombero entro una settimana. Da quel momento scatterà un termine massimo di 30 giorni, prorogabile fino a 90 in casi particolari. Tempi complessivi stimati: tra due e quattro mesi.

Le tutele previste

Previsti sostegni per chi si trova in difficoltà economica documentata, con priorità per redditi ISEE inferiori a 12mila euro e situazioni legate a licenziamento, gravi malattie o separazioni. In questi casi, potrà essere attivato un Fondo nazionale per l’emergenza abitativa. Tutelate anche famiglie con minori, anziani non autosufficienti o persone con disabilità: l’Autorità informerà i servizi sociali, che potranno richiedere una proroga di 90 giorni e attivarsi per garantire una sistemazione alternativa.

L’orizzonte politico

Il testo si inserisce nella più ampia strategia del governo sulla casa, centrale per la maggioranza di centrodestra. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ribadito l’intenzione di favorire l’accesso a soluzioni abitative sostenibili per giovani coppie e famiglie, mentre la Lega spinge per regole più stringenti anche sulle occupazioni abusive. Possibile, oltre al cammino parlamentare del ddl, un decreto ad hoc sugli sfratti rapidi come parte del piano casa in fase di definizione.

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