I Carabinieri hanno sequestrato due penne‑pistola stile 007 pronte ad uccidere a Napoli: è stato arrestato un 27enne del Salernitano. Ritrovati anche fucile, munizioni e cocaina.
Napoli, sequestro di penne-pistola: arrestato 27enne salernitano
Durante una perquisizione domiciliare nel Salernitano i carabinieri di Palma Campania hanno sequestrato due penne artigianali trasformate in pistole, scoperte nella casa di un 27enne già noto alle forze dell’ordine. L’uomo è stato arrestato e tradotto in carcere con l’accusa di detenzione illegale di armi e di sostanze stupefacenti.
Nel corso dei controlli, finalizzati a contrastare la diffusione di armi e droga, i militari hanno rinvenuto anche un kit tipico da rapinatore: un fucile a gas compresso calibro 4,5 mm con caricatore a nastro da 30 colpi, una pistola a salve semiautomatica, 5 proiettili veri e 47 munizioni a salve. Nel comodino è saltata agli occhi una scatola rossa che conteneva due penne metalliche: all’apparenza normali strumenti di scrittura, in realtà micidiali pistole‑camuffo.
Le armi “tascabili”
Le due penne‑pistola, perfettamente funzionanti, sono risultate rispettivamente di calibro .22 e 6,35×16 SR: meccanismi a molla e camere ricavate nel fusto permettevano l’alloggiamento e lo sparo dei proiettili. Sebbene ricordino le scenografie dei film d’azione, si tratta di dispositivi potenzialmente letali che, nella pratica, agevolano il trasporto occulto di armi e aumentano il rischio per l’incolumità pubblica. Oltre alle armi, i carabinieri hanno sequestrato 26,6 grammi di cocaina suddivisa in tre involucri e un bilancino di precisione.
Controlli intensificati e il fenomeno delle armi improprie
L’arresto rientra nell’intensificazione dei servizi di prevenzione sul territorio metropolitano: dall’inizio dell’anno, spiegano le forze dell’ordine, nelle province di Napoli e area limitrofa sono stati sequestrati numerosi strumenti impropri — coltelli e armi bianche — oltre a centinaia di armi modificate o giocatolo trasformate in ordigni funzionanti. Tra i casi recenti, i carabinieri avevano già recuperato pistole‑portachiavi e giocattoli adattati a sparare, segnale di una pericolosa tendenza alla circolazione di armi occultabili e facilmente trasportabili. Le indagini proseguono per ricostruire la provenienza dei materiali e eventuali collegamenti con reti di spaccio o ricettazione.