Ancora una volta Selvaggia Lucarelli dice la sua sui social, questa volta risponde alle parole di Chiara Ferragni su Milano. L’influencer, infatti, aveva dichiarato che la città sarebbe violenta e pericolosa. Ma scopriamo cosa ha risposto la Lucarelli.
Selvaggia Lucarelli risponde a Chiara Ferragni su Milano
Pochi giorni fa, l’imprenditrice digitale in una storia pubblicata su Instagram aveva dichiarato di essere “angosciata e amareggiata” per le numerose segnalazioni ricevute di rapine in negozi, abitazioni e strade nella città di Milano. Così Chiara Ferragni si era rivolta direttamente al sindaco Sala per richiedere l’arresto di violenze e microcriminalità. L’influecer aveva così parlato di una Milano pericolosa e violenta.
Questa mattina Selvaggia Lucarelli ha espresso anche il suo pensiero su Instagram: «Il più grande problema che abbiamo a Milano si chiama diseguaglianza sociale. Milano non è nè quella (non) raccontata da Sala nè quella “raccontata” dalla Ferragni, semplicemente perchè nessuno dei due vive Milano da cittadino senza una realtà ovviamente alterata».
Poi sottolinea: «No, non penso affatto che i ricchi e famosi non possano esprimersi su cose che non conoscono per esperienza diretta. Penso però che se decidono di farlo, debbano impegnarsi, conoscere, approfondire. O spiegarci da quali e quante esperienze dirette deducono che Milano è la peggior periferia di Caracas: altrimenti è populismo da 4 soldi che vale quanto un qualunque tweet di Salvini».
La risposta di Beppe Sala
La risposta di Beppe Sala non è tardata a giungere: «Non condivido quello che dice Chiara Ferragni. Però è un’opinione, e le risposte, secondo il mio stile, sono attraverso il lavoro. Io non condivido quello che dice, ma capisco che quello della sicurezza è un tema delicato, che c’è una sensibilità nella città», ha spiegato Sala aggiungendo che problematiche di questo tipo sono all’ordine di giorno un po’ dappertutto. «Cercheremo di fare ancora di più, ma, non per deresponsabilizzarci, la sicurezza dipende molto dall’opera del Ministero degli Interni, e in questi giorni risentirò la ministra Lamorgese».