Cronaca

Seconda prova più impegnativa per i maturandi salernitani: matematica, versioni e lingue al centro del test

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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Un altro passo decisivo verso il diploma è stato compiuto ieri dai maturandi della provincia di Salerno. Dopo il debutto con il tema d’italiano, gli studenti delle scuole superiori sono tornati tra i banchi per affrontare la seconda prova scritta dell’Esame di Stato, quella che cambia in base all’indirizzo scolastico e che, come da tradizione, si è rivelata più selettiva e impegnativa. A cimentarsi con le tracce sono stati 16.826 giovani distribuiti tra licei, istituti tecnici e professionali come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.

Esame di maturità 2025, la seconda prova per gli studenti salernitani

Con la conclusione del secondo scritto si chiude anche un’altra fase del percorso d’esame e si apre un’intensa parentesi per le 395 commissioni all’opera sul territorio salernitano. Le giornate a seguire saranno dedicate alla valutazione degli elaborati, mentre già si guarda all’ultima tappa dell’esame: il colloquio orale.

La prova è stata differenziata per ogni indirizzo scolastico, puntando sulle materie cardine del percorso di studi. Al liceo classico è tornata la versione di latino, con un brano di Cicerone da tradurre e interpretare; al liceo scientifico gli studenti hanno affrontato una prova matematica, articolata in problemi e quesiti. Al linguistico, il focus era sulla prima lingua straniera studiata, mentre negli istituti tecnici del settore Turismo è stato l’inglese a costituire l’oggetto della verifica.

Al liceo scientifico “Marini” di Amalfi, la presidente di commissione Daniela Novi ha descritto una prova non priva di difficoltà, soprattutto per la sua struttura inedita e per la contaminazione tra ambiti. «Molti alunni hanno scelto il secondo dei due problemi proposti, giudicato più accessibile, ma comunque ricco di trabocchetti. I quesiti partivano da riferimenti culturali e artistici, come Cicerone e il futurismo di Boccioni, richiedendo agli studenti di integrare il pensiero matematico con una lettura trasversale e critica dei contenuti».

Analisi simile da parte della dirigente scolastica Franca Masi, alla guida del liceo “Vanvitelli – Della Corte” di Cava de’ Tirreni: «Il secondo scritto in matematica si è dimostrato coerente con quanto previsto dai programmi, ma non per questo semplice. La consueta struttura – due problemi e otto quesiti tra cui selezionare quattro – ha messo alla prova le abilità logiche, l’astrazione e la gestione del tempo. Ogni esercizio conteneva più livelli di complessità, tra grafici da interpretare e funzioni da analizzare».

Anche negli istituti professionali la prova non è stata da meno in termini di impegno. Come spiegato dalla dirigente Ornella Pellegrino, le tracce sono state estratte da un ventaglio di proposte predisposte nei giorni precedenti, tutte legate a un tema comune. «Gli studenti hanno mostrato preparazione e tranquillità. La loro sicurezza è frutto del lavoro svolto nel corso dell’anno», ha osservato.

Dalla commissione del “Pisacane” di Padula, il presidente Emiliano Barbuto ha parlato di una difficoltà valutata intorno all’otto su dieci: «L’emozione era forte, ma ho visto grande serietà e rispetto per il momento. I candidati hanno dimostrato consapevolezza e impegno, affrontando la prova con maturità».

Nel frattempo, l’Ufficio scolastico provinciale ha ultimato la sistemazione delle commissioni d’esame, colmando le lacune dovute a numerose assenze per malattia documentata, emerse già nei giorni scorsi. Particolarmente critica la situazione per l’inglese, con cinquanta docenti non disponibili e difficili da sostituire. In almeno due casi, l’assenza del commissario ha impedito lo svolgimento regolare della prova: per gli studenti coinvolti saranno previste sessioni suppletive nei prossimi giorni, come stabilito dal regolamento ministeriale.

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