Cronaca Salerno, Salerno

Scuole salve fino alle elezioni regionali: stop ai tagli e nuove proposte per gli indirizzi di studio

scuola nominati nuovi presidi provincia salerno
Immagine di repertorio
Foto generica

Nessuna fusione tra istituti e sospensione dei tagli almeno fino al rinnovo del Consiglio regionale. È questa la linea di prudenza emersa dal tavolo tecnico provinciale sul dimensionamento scolastico 2025/2026, riunitosi ieri a Palazzo Sant’Agostino su convocazione della Provincia di Salerno. A presiedere i lavori è stato il dirigente del settore Istruzione Angelo Michele Lizio, con la partecipazione della vice direttrice regionale dell’Ufficio scolastico campano Annabella Attanasio, oltre a dirigenti e rappresentanti sindacali del mondo della scuola.

Scuole salve fino alle elezioni regionali: stop accorpamenti

Lizio ha chiarito fin da subito la posizione dell’ente: “Nessun accorpamento. Le 23 autonomie interessate dal ricorso al Tar resteranno sospese fino a quando la Regione non fornirà indicazioni definitive. Non avanzeremo proposte di fusioni”. Una scelta dettata dall’incertezza normativa apertasi dopo la sentenza del Tar Campania, che ha imposto al Ministero dell’Istruzione e del Merito di aggiornare i dati relativi alle iscrizioni scolastiche. Il Tribunale amministrativo, infatti, ha rilevato uno scostamento di circa 23mila studenti tra le previsioni ministeriali e la realtà effettiva, stabilendo che il Ministero debba rivedere i contingenti di autonomia e salvaguardare 24 dirigenze scolastiche minacciate dal taglio.

Nel dispositivo della sentenza si parla di “potere-dovere” e non di semplice facoltà, richiamando i principi costituzionali di economicità, efficacia e imparzialità. Una decisione destinata a ridisegnare la mappa degli istituti campani e che potrebbe essere impugnata dallo stesso Ministero davanti al Consiglio di Stato. “Non conosciamo ancora l’esito di questa vicenda – ha spiegato Lizio – perciò ci limiteremo a raccogliere le proposte delle scuole senza prevedere ulteriori accorpamenti”.

Accanto alla questione delle autonomie, il tavolo ha esaminato un ampio ventaglio di richieste per nuovi indirizzi di studio. Tra queste, l’Istituto “Gioia” di Amalfi propone l’attivazione di un corso di Turismo con opzione lingua spagnola e di un Liceo linguistico con lingua cinese; a Sarno, il “Fermi” punta sull’indirizzo Sistema Moda – articolazione tessile; a Nocera Inferiore, il “Cuomo” mira a introdurre un percorso dedicato all’Enogastronomia e ospitalità alberghiera.

A Scafati, l’Istituto “Pacinotti” chiede l’apertura di un corso serale per adulti e del nuovo indirizzo Elettronica ed elettrotecnica, mentre il Convitto Nazionale “Tasso” di Salerno guarda al futuro con due percorsi innovativi: il Liceo del Made in Italy e il Liceo internazionale con lingua cinese. Completano il quadro il “Galilei-Di Palo”, che ha richiesto l’ampliamento con un corso C4 di informatica e telecomunicazioni e nuovi indirizzi in Agraria e gestione ambientale, e l’Istituto “Focaccia”, che propone l’attivazione di un settore Trasporti e logistica – costruzione del mezzo, in linea con la vocazione portuale e industriale del capoluogo.

Dal canto suo, la vice direttrice Attanasio ha invitato a mantenere una visione complessiva dell’offerta formativa, “evitando frammentazioni che, specie nel capoluogo, rischiano di indebolire l’efficacia dei percorsi e disperdere risorse”.

Ora la parola passa alla Regione Campania, chiamata ad approvare il piano definitivo entro i termini fissati dal Ministero, tenendo conto del contenzioso in corso e delle proposte avanzate dai territori. Nel frattempo, la priorità della Provincia di Salerno resta quella di preservare le autonomie scolastiche e di promuovere una rete più coerente e funzionale con le esigenze delle comunità.

“La nostra linea è netta – ha concluso Lizio –: nessuna fusione, ma interventi che valorizzino la scuola pubblica, la rendano più moderna e capace di rispondere ai cambiamenti sociali e formativi del territorio”.

scuola

Ultime notizie