Sono in corso le indagini per chiarire gli scontri avvenuti sabato 11 ottobre sull’A2 tra tifosi di Casertana e Catania. La Polizia di Stato sta analizzando chat e social per accertare se la rissa fosse organizzata.
Scontri sull’A2 tra i tifosi di Casertana e Catania: indagini su chat e social
È ancora da chiarire se quanto accaduto sabato pomeriggio sull’autostrada A2 del Mediterraneo sia stato un blitz organizzato o un incontro casuale. Le questure di Salerno, Caserta e Catania stanno lavorando senza sosta per ricostruire i momenti dei violenti scontri tra tifosi di Casertana e Catania, avvenuti nei pressi dello svincolo di San Mango Piemonte. In pochi minuti, la carreggiata si è trasformata in un campo di battaglia: lanci di sassi e fumogeni, traffico bloccato e automobilisti intrappolati nel caos. L’intervento delle forze dell’ordine è stato immediato, ma la tensione ha lasciato dietro di sé immagini di grande preoccupazione.
Gli investigatori stanno ora concentrando l’attenzione su due direttrici principali: i filmati ripresi dagli automobilisti e dalle telecamere autostradali, e le tracce digitali lasciate sui social network. È proprio in rete che, secondo gli inquirenti, potrebbero trovarsi indizi determinanti per comprendere la natura dello scontro.
Chat private, gruppi Telegram e post pubblici vengono analizzati per verificare se ci siano stati contatti o accordi preventivi tra le tifoserie. L’ipotesi di una rissa premeditata resta al momento la più plausibile. La Digos di Salerno, coordinata dal vicequestore Perillo insieme al collega Macarra, sta incrociando orari, spostamenti e messaggi per individuare i responsabili e ricostruire nel dettaglio una vicenda che riaccende i riflettori sulla violenza legata al tifo organizzato.