Sono stati condannati rispettivamente a 7 e 6 anni di reclusione A.M., 43 anni, e A.R., 31 anni, accusati di aver messo a segno una rapina a mano armata a Scafati. La sentenza è stata pronunciata dal III Collegio del Tribunale di Nocera Inferiore. I due imputati erano difesi dagli avvocati Alfonso Piscino e Lucia Apuzzo. Il giudizio ha escluso, per entrambi, l’aggravante del metodo mafioso, mentre per il solo A.R. è stata dichiarata la non sussistenza della recidiva come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.
Scafati, rapina con fucile da caccia: condannati due uomini
I fatti risalgono al 1° marzo 2024 e, secondo quanto emerso in sede di giudizio, non sarebbero riconducibili a dinamiche camorristiche, pur restando in attesa delle motivazioni ufficiali. La ricostruzione degli eventi parla di un’azione rapida e violenta: i due imputati avrebbero occultato, a turno, un fucile da caccia lungo via De Gasperi a Scafati. Più tardi, l’arma sarebbe stata recuperata e portata a bordo di un’auto su cui si trovavano sia A.M. che la vittima, proprietario del veicolo.
Nel corso dell’azione, A.M. avrebbe minacciato l’uomo puntandogli contro il fucile per poi sottrargli l’Audi A2 e allontanarsi, dopo un breve inseguimento. La scena fu parzialmente immortalata dalle telecamere di videosorveglianza presenti in zona, fornendo riscontri alle indagini. L’auto fu rinvenuta successivamente fuori strada, coinvolta in un incidente. All’interno del mezzo, gli agenti trovarono soltanto A.M. Il proprietario del veicolo aveva già sporto denuncia, fornendo una serie di elementi ai carabinieri e a una guardia giurata.
Nel procedimento giudiziario, la vittima è stata ascoltata in aula, ma la sua testimonianza ha sollevato dubbi nella valutazione dei giudici. Al punto che il verbale della deposizione è stato trasmesso alla Procura per eventuali approfondimenti su ipotesi di reato legate alle sue dichiarazioni.
Alcune ore dopo la rapina, lo stesso A.M. è rimasto vittima di un agguato: un commando armato ha aperto il fuoco contro di lui mentre si trovava in strada, ferendolo. Gli aggressori, a bordo di una jeep e armati con armi da guerra, sono ancora ignoti. Sull’episodio è in corso un’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno, che mira a far luce sui motivi e sulle possibili connessioni tra la rapina e l’agguato.