Sono 61 le persone coinvolte nel processo per traffico internazionale di droga e riciclaggio di denaro a Scafati, tra cui un 48enne coinvolto nell’acquisto di cocaina per l’Agro nocerino e il vesuviano.
Scafati, maxi-inchiesta su droga e riciclaggio: 61 persone a processo
Sono 61 le persone coinvolte nel processo scaturito dalla maxi-inchiesta della Procura di Brescia e della Dda Antimafia, che ha fatto emergere un articolato sistema di traffico internazionale di droga e riciclaggio di denaro. Tra gli imputati figura anche un 48enne di Scafati, accusato di aver curato l’acquisto di ingenti quantità di cocaina destinate all’Agro nocerino e al vesuviano.
Dei 61 imputati, 24 hanno optato per il rito abbreviato, mentre i restanti 37 seguiranno il rito ordinario nell’udienza preliminare dei prossimi mesi. L’inchiesta, partita da un gruppo inizialmente composto da 135 persone, ha svelato un’organizzazione che utilizzava fatture per operazioni inesistenti per riciclare denaro proveniente dal traffico di stupefacenti.
Secondo gli accertamenti della Dda, il 48enne di Scafati, insieme a due napoletani, manteneva contatti con tre fratelli albanesi di Durazzo, intermediari per l’acquisto della cocaina. Le conversazioni intercettate nelle chat hanno evidenziato la lunga collaborazione, dichiarata dall’uomo come attiva da almeno sette anni, e il legame con i clan camorristici destinatari finali della droga, tra cui l’organizzazione dei Di Lauro.
Gli acquisti, risalenti al 2020, venivano gestiti tra Scafati e Terzigno. Lo stupefacente era importato dall’America del Sud attraverso rotte commerciali in Europa, in particolare via Spagna e Olanda, con un complesso sistema di distribuzione che coinvolgeva anche l’Albania e il Nord Italia. Parte del denaro ricavato dalla vendita di droga veniva affidato a un gruppo di italo-cinesi che gestiva un servizio bancario occulto per trasferire i capitali illeciti all’estero.









