Torna alta la voce dei residenti della frazione Silla di Sassano, che attraverso il comitato civico guidato da Michele Romanelli hanno lanciato un nuovo appello alle istituzioni: “Basta ritardi, vogliamo strade sicure”.
Sassano, la frazione Silla chiede interventi urgenti
La protesta nasce dopo la petizione protocollata lo scorso 31 luglio presso la Provincia di Salerno e in diversi Comuni del Vallo di Diano. Il documento, sottoscritto da centinaia di cittadini, sollecitava interventi immediati su quattro arterie provinciali — SP 11i, SP 11f, SP 51a e SP 78 — considerate ad alto rischio. Le criticità riguardano velocità eccessive, corse notturne non autorizzate, assenza di dossi rallentatori, segnaletica insufficiente e attraversamenti pedonali privi di protezione. Particolarmente allarmante la situazione lungo la SP 51a, in prossimità del plesso scolastico di Silla, percorso quotidianamente da centinaia di studenti senza adeguate misure di sicurezza.
Alla richiesta dei cittadini è seguita, il 2 settembre, la risposta ufficiale della Provincia di Salerno (prot. 94572). L’Ente ha riconosciuto la gravità dei problemi segnalati, ma ha precisato l’impossibilità di procedere con gli interventi in mancanza della delimitazione del centro abitato da parte del Comune di Sassano, così come previsto dall’articolo 4 del Codice della Strada. Senza questo documento, non possono essere installati dissuasori di velocità né aggiornati segnaletica e dispositivi di sicurezza.
Per sbloccare la situazione, il comitato civico ha inviato il 10 settembre un nuovo sollecito al Sindaco, all’Ufficio tecnico e alla Polizia Locale, trasmettendo la nota anche per conoscenza alla Provincia e alla Prefettura. Nella comunicazione si ricorda che la trasmissione della documentazione era già stata richiesta nel 2019 e che il perdurante ritardo rischia ora di compromettere gli interventi previsti nell’ambito dell’Accordo Quadro 2025.
I cittadini hanno fissato una scadenza precisa: entro il 26 settembre il Comune dovrà fornire la delimitazione del centro abitato e presentare un cronoprogramma dettagliato delle opere da eseguire. In caso contrario, il comitato annuncia di essere pronto ad adottare “ogni iniziativa, anche giudiziaria”, per tutelare il diritto alla sicurezza stradale in un’area dove il rischio di incidenti viene considerato ormai insostenibile.