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Sarno, risarcimenti post-frana: il Comune rischia il default

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Foto della frana

Il Comune di Sarno rischia il tracollo finanziario per i risarcimenti dopo la frana del 1998. Il sindaco in missione a Roma: si punta su fondi statali per evitare che i cittadini paghino un prezzo doppio. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Sarno, risarcimenti post-frana

A 26 anni dalla tragedia che sconvolse la città, il peso della frana del 5 maggio 1998 – costata la vita a 137 persone – continua a farsi sentire. Oggi il Comune rischia il dissesto finanziario a causa dei risarcimenti milionari dovuti ai familiari delle vittime. Una vicenda giudiziaria lunga e intricata, che ha visto un ultimo, decisivo colpo di scena con la Cassazione che ha annullato le precedenti sentenze favorevoli all’ente comunale, stabilendo che i risarcimenti sono a carico del Comune.

Missione a Roma: il sindaco cerca fondi statali

Il sindaco Francesco Squillante è stato ricevuto a Roma dal sottosegretario al Ministero dell’Economia, Sandra Savino, grazie all’intermediazione del sottosegretario alle Infrastrutture Tullio Ferrante.

Al centro del confronto, una serie di proposte riservate per giungere a una soluzione sostenibile, che non gravi sui cittadini. Il primo cittadino ha chiarito:

«Ciò che conta per noi è che si arrivi a una soluzione equa e sostenibile. Abbiamo presentato idee chiare, ma restiamo aperti a ogni ipotesi utile a chiudere una vicenda che si trascina da troppo tempo».

Le soluzioni discusse prevederebbero l’utilizzo di fondi statali straordinari, ma al momento nessun dettaglio ufficiale è stato reso pubblico.

La polemica: FdI chiede trasparenza e risposte concrete

Sul caso interviene anche Fratelli d’Italia, che attraverso il coordinamento cittadino ha chiesto chiarezza e trasparenza sulle proposte avanzate dal Comune:

«Ancora una volta assistiamo a parole generiche, senza indicazioni su tempi certi, fondi disponibili o impegni concreti da parte del Governo o dell’amministrazione».

FdI ha chiesto che vengano resi noti i dettagli: le cifre richieste allo Stato, le azioni pianificate nei prossimi 30 giorni e l’eventuale percorso istituzionale per scongiurare il default.

«Siamo pronti a sostenere ogni iniziativa seria e trasparente», conclude la nota del partito.

Il peso di una tragedia che non passa

A distanza di quasi tre decenni, la ferita di Sarno è ancora aperta. Non solo nella memoria, ma anche nei bilanci comunali.
I sopravvissuti parlano di “ingiustizia morale ed etica”:

«I cittadini stanno pagando con le proprie tasse le conseguenze di una tragedia che li ha già segnati nel profondo».

Il rischio è che, oltre ai lutti, la comunità si trovi a dover sostenere anche il peso economico di risarcimenti dovuti, ma che nessun ente sovraordinato sembra voler farsi carico interamente.

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