Cronaca Salerno, Salerno

Sarno, nuova pioggia di minacce contro la famiglia della vittima: denunciati gli aggressori del pestaggio

Foto di repertorio
Foto di repertorio

Come riportato anche da Il Mattino, tornano a circolare sui social nuovi messaggi intimidatori diretti contro il 28enne vittima del pestaggio avvenuto a Sarno nel dicembre 2024 e contro il padre, che aveva fornito agli inquirenti una testimonianza ritenuta determinante. «Sei un infame», «Siete dei vigliacchi»: sono alcuni dei commenti apparsi in rete nelle scorse ore, contenuti che hanno spinto il legale della famiglia, l’avvocato Antonello Manuel Rega, a presentare una denuncia per le ulteriori minacce e per la diffusione pubblica di parti dell’ordinanza giudiziaria.

Sarno, nuova pioggia di minacce contro la famiglia della vittima: denunciati gli aggressori del pestaggio

Giovedì mattina i due fratelli individuati come autori materiali del raid, A.L. e C.L., rispettivamente di 36 e 26 anni, sono stati raggiunti da un’ordinanza che dispone gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Nocera Inferiore, valuta ora anche il possibile coinvolgimento di minorenni, in particolare del giovane che avrebbe attirato la vittima in un appuntamento costruito come una trappola.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la spedizione punitiva sarebbe stata pianificata con attenzione nei giorni precedenti. A scatenare il tutto, un furto subito da uno degli aggressori, G.A., che aveva avviato contatti per recuperare un borsello sottratto. L’incontro fissato al Prolungamento Matteotti si sarebbe trasformato nel teatro dell’agguato: il ragazzo incaricato di consegnare l’oggetto avrebbe telefonato ai due fratelli segnalando la presenza del 28enne. Le immagini del sistema di videosorveglianza documentano la violenza dell’attacco: calci, pugni, quindi i colpi alla testa con un martello, lasciando la vittima esanime e con gravi ferite craniche.

Le indagini, condotte dai carabinieri di Sarno con il supporto del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore, guidato dal tenente colonnello Gianfranco Albanese, hanno portato alla definizione del movente, legato a vecchie tensioni tra la vittima e i due fratelli. Un giovane è stato raggiunto dall’obbligo di dimora per aver attirato la vittima sul luogo dell’aggressione.

Nel corso dell’attività investigativa anche il padre del 28enne era stato destinatario di un provvedimento di obbligo di dimora, dopo che una telefonata intercettata aveva fatto ipotizzare il possesso di un’arma. Le perquisizioni, svolte anche con l’ausilio delle unità cinofile, non hanno però portato al ritrovamento di pistole.

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