Cronaca Salerno

Sarno, la nota di Fratelli d’Italia: “Chi guida la città non può chiamarsi fuori”

Sarno Fratelli italia
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In risposta alle recenti dichiarazioni dell’amministrazione comunale e del sindaco di Sarno, Fratelli d’Italia interviene con una presa di posizione chiara, riportando l’attenzione su alcuni punti fondamentali che – secondo il partito – non possono essere ignorati nel dibattito pubblico.

“Leggiamo dichiarazioni forti, cariche di accuse e indignazione – si legge nella nota diffusa dal partito – ma ci sembra giusto ricordare, con il rispetto che la politica e le istituzioni meritano, alcuni dati di realtà”.

Sarno, la nota di Fratelli d’Italia: “Chi guida la città non può chiamarsi fuori”

Secondo Fratelli d’Italia, non si può parlare degli “ultimi esecutivi cittadini” come se fossero entità scollegate tra loro. Anzi, sottolineano, “si tratta di un continuum politico e amministrativo di cui l’attuale Sindaco è parte integrante, avendo ricoperto ruoli di primo piano nella macchina amministrativa cittadina per oltre vent’anni”.

Tra questi, viene ricordato in particolare l’assessorato al Commercio: “Un ruolo che oggi non può essere dimenticato, soprattutto se si cita proprio quel settore come simbolo di mancanza di prospettiva e progettualità”.

Il commento di Sebastiano Odierna

A intervenire direttamente è anche Sebastiano Odierna, consigliere comunale di Fratelli d’Italia: “Non si può fare finta che il passato amministrativo sia colpa d’altri: chi oggi guida la città ne è stato protagonista. Assumersi la responsabilità delle scelte fatte, o non fatte, è il primo passo per recuperare credibilità agli occhi dei cittadini. Chi governa non può chiamarsi fuori. Serve coerenza, prima ancora che visione”.

Odierna interviene anche sul tema dell’incontro richiesto al Prefetto, ribadendo che: “Chiedere il coinvolgimento del Prefetto non è un gesto eversivo, ma una scelta di responsabilità istituzionale. Quando le regole democratiche rischiano di essere piegate a logiche di opportunismo o silenzio, la minoranza ha il dovere morale e politico di farsi sentire. Non siamo noi a creare tensioni: stiamo solo esercitando i diritti che la Costituzione riconosce a chi rappresenta i cittadini nelle istituzioni”.

Odierna aggiunge: “La democrazia non è il consenso obbligato o il silenzio complice: è confronto, è controllo, è voce critica. E se questo dà fastidio, il problema non è la minoranza, ma chi non tollera il dissenso”.

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