A Santa Maria a Vico, nella mattinata odierna mercoledì 22 ottobre, sono stati arrestati il sindaco Andrea Pirozzi e la vicesindaco Veronica Biondo per voto di scambio politico-mafioso e rapporti con il clan Massaro.
Santa Maria a Vico, sindaco e vicesindaco arrestati: indagine su voto di scambio e clan Massaro
È di Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta, la notizia di arresti eccellenti nell’ambito di un’inchiesta su presunti voti di scambio politico-mafioso. Tra i sei destinatari dell’ordinanza della Procura di Napoli figurano Andrea Pirozzi, sindaco della città, e la sua vice Veronica Biondo, candidata alle prossime elezioni Regionali per Forza Italia.
L’ordinanza, eseguita questa mattina dalla Guardia di Finanza, ha portato anche ai domiciliari altri due amministratori locali: il consigliere di maggioranza Giuseppe Nuzzo e l’ex assessore Marcantonio Ferrara. In carcere sono finiti invece Raffaele Piscitelli e Domenico Nuzzo, considerati esponenti di spicco del clan Massaro.
Il clan e i voti delle elezioni amministrative 2020
Secondo gli inquirenti, il clan avrebbe veicolato voti durante le amministrative del settembre 2020, sostenendo Pirozzi e altri candidati, in cambio di appalti, concessioni comunali e assunzioni. Tra le irregolarità contestate, la costruzione di un impianto di cremazione vicino al cimitero e la gestione di un chiosco-bar nella frazione San Marco senza versamento di canone.
Le indagini
Le indagini hanno evidenziato anche l’intervento di un carabiniere, Adolfo Molaro, indagato per rivelazione di atti d’ufficio, che avrebbe informato Pirozzi sull’esistenza di indagini a suo carico e su membri del clan Massaro. Le accuse per gli indagati spaziano dal voto di scambio politico-mafioso all’induzione indebita, favoreggiamento personale e rivelazione di segreti d’ufficio, delineando un quadro di forte infiltrazione criminale negli apparati comunali.