Sanità nel caos nel Cilento. Le dichiarazioni di Del Mastro (FdI): «Si muore per la distanza dagli ospedali». Nursind: «Sistema al collasso, personale spostato senza criterio». Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Sanità nel Cilento, Del Mastro (FdI): «Così si muore»
«Non è un punto nascita, è un punto di morte». La denuncia, dura e senza mezzi termini, è firmata da Modesto Del Mastro, referente del coordinamento Cilento di Fratelli d’Italia, che punta il dito contro lo stato della sanità nel territorio. Un allarme che fotografa una realtà drammatica, fatta di strutture abbandonate, personale carente e presìdi insufficienti a garantire anche l’ordinaria emergenza.
Del Mastro: «Il Cilento abbandonato, basta silenzi»
Nel mirino di Del Mastro finiscono la chiusura delle guardie mediche, la carenza cronica di personale e la distanza dagli ospedali. «Chiediamo un piano straordinario per il nostro territorio – incalza – perché non si può più morire semplicemente per la difficoltà di raggiungere un pronto soccorso».
La situazione, secondo il rappresentante del partito di governo, è critica ovunque:
-
A Sapri, il punto nascita è a rischio chiusura per carenza di parti e di personale medico.
-
A Vallo della Lucania, pur essendo un presidio ospedaliero di riferimento, si registrano incertezze gravi nei reparti di ostetricia e ginecologia.
-
Ad Agropoli, infine, manca un pronto soccorso strutturato: il punto di primo intervento non è adeguato a gestire le emergenze reali.
L’attacco ai sindaci del territorio
Del Mastro non risparmia nemmeno i sindaci dell’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento, accusati di inerzia. «Avevo chiesto loro di parlare, di prendere posizione per la sanità. Nulla. Però, quando si trattava di firmare un documento di vicinanza, sono stati tutti pronti. Per i problemi veri della gente restano sempre in silenzio. Servirebbe scendere in piazza», afferma.
Nursind: «Sanità allo sbando, infermieri usati per i trasporti»
A rincarare la dose è il sindacato Nursind Salerno, che parla di vera e propria disorganizzazione all’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania. Nel mirino, la gestione del trasporto degli infermi, che, secondo quanto denunciato, avverrebbe sottraendo personale dai reparti e senza alcuna formazione specifica.
«Si lavora in condizioni precarie, con operatori sottratti alla loro funzione per coprire emergenze improvvise – denunciano Biagio Tomasco e Adriano Cirillo, segretari del sindacato –. Serve un intervento immediato dell’Asl e delle istituzioni competenti, prima che accada qualcosa di irreparabile».
Il grido del territorio
Il grido di allarme, tanto dai vertici politici quanto dal personale sanitario, è uno solo: “la sanità nel Cilento è al collasso”. Le richieste sono chiare: un piano di rilancio urgente, fondi, personale e attenzione istituzionale. Perché – come ricorda Del Mastro – «la salute non può essere un privilegio solo per chi abita vicino a un ospedale».