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Sanità in Campania, uscita dal Piano di rientro: botta e risposta tra De Luca e Mara Campitiello 

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Vincenzo De Luca
Vincenzo De Luca

Scontro tra il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e il capo Dipartimento prevenzione, ricerca ed emergenza sanitaria del Ministero delle Salute, Maria Rosaria Campitiello sull’uscita della Regione Campania dal Piano di rientro.

Sanità in Campania, uscita dal Piano di rientro: botta e risposta tra De Luca e Mara Campitiello

Il botta e risposta durante un evento all’Università degli Studi di Napoli Vanvitelli dedicato alla presentazione di una nuova terapia genica per una rara malattia della retina.

«Abbiamo una nuova riunione il 4 agosto – ha detto Vincenzo De Luca, nel corso del suo intervento – perché in quella del mese scorso ci è stato posto un ennesimo ricatto politico: eliminare almeno il 50 per cento dei punti nascita in deroga e chiudere tutti i laboratori che fanno meno di 200mila prestazioni l’anno. Oggi siamo mantenuti in piano di rientro per un ricatto politico e ciò significa che la Regione Campania è vincolata ad un uso esclusivo dei fondi del fondo sanitario nazionale e non può utilizzare fondi di bilancio per progetti obiettivo riguardanti la sanità». 

La replica di Campitiello non si è fatta attendere: «Se la Campania potrà uscire dal Piano, lo vedremo il 4 agosto. Ma se i parametri non saranno in regola, sarà necessario attendere ancora». Il governatore campano ha risposto: «La dottoressa Campitiello sbaglia in maniera radicale perché i numeri li abbiamo già presentati e perché abbiamo già superato gli obiettivi per le tre aree previste. Consiglierei alla dottoressa Campitello di non avventurarsi sul piano politico. Facciamo le persone serie. È un ricatto insopportabile».

Il commento del Senatore Iannone

Sulla vicenda è intervenuto anche il Senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, Commissario Regionale del Partito in Campania:

“De Luca è come un alunno che si auto-promuove. Gravissimo che sostenga che il Governo lo ricatti. Non si capisce su cosa, un linguaggio becero perchè De Luca non sa che lo Stato non può ricattare, i delinquenti ricattano e in quel caso bisogna andare a sporgere denuncia. È inammissibile usare questo frasario e trasformare ogni occasione pubblica in una lite da bar, peraltro senza contraddittorio con politici. La Sanità è gestita dalle Regioni, ma il Ministero ha la funzione di vigilanza. E per uscire dal Piano di Rientro bisogna garantire la sussistenza di parametri tecnici. De Luca non può auto-promuoversi, anche perchè è sotto gli occhi di tutti la realtà assistenziale della Sanità in Campania: dagli ospedali alle liste d’attesa per una semplice visita. Se ben il 38% dei Campani risponde che il primo problema in regione è la sanità questo la dice lunga. De Luca, in dieci anni, non è stato capace di creare un sistema virtuoso fatto di soluzioni organizzative efficienti: abbiamo un personale sanitario di prim’ordine che quando va a lavorare in altri contesti non solo da’ dimostrazione di valore ma risultano essere i migliori. Questo spiega che in Campania a mancare sono le soluzioni organizzative, con manager e primari che hanno una funzione solo elettorale. De Luca può stare tranquillo che noi non identifichiamo la Campania con lui. L’analisi dei parametri sarà rigorosa ed asettica, ma non gli è consentito di auto-promuoversi a dispetto di qualsiasi realtà. La smetta di fare l’alunno ciuccio e presuntuoso”.

Vincenzo De Luca

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