Nel corso della manifestazione elettorale del centrodestra a Napoli, organizzata in vista delle regionali campane, il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini ha pronunciato un intervento dai toni particolarmente accesi, rivolgendosi a chi – a suo dire – arriverebbe in città senza rispettarne consuetudini, identità e norme. Le parole del ministro hanno immediatamente attirato l’attenzione del pubblico presente e riacceso il dibattito politico attorno al tema dell’integrazione.
Salvini: “Se non ti piace il calcio e San Gennaro torna a casa tua”
Durante il comizio, Salvini ha richiamato una serie di elementi simbolici della cultura partenopea, sottolineando come la città, a suo avviso, richieda rispetto per tradizioni, fede popolare e modi di vivere radicati nel territorio. Facendo riferimento a usanze religiose, abitudini sociali e consuetudini quotidiane, il leader della Lega ha sostenuto che chi arriva a Napoli deve accettarne pienamente le caratteristiche identitarie. In caso contrario, ha affermato con durezza, sarebbe preferibile che tali persone lasciassero la città. Le sue dichiarazioni hanno incluso espressioni dirette e colorite, utilizzate per rimarcare senza ambiguità il messaggio politico rivolto al pubblico.
L’intervento è avvenuto in una fase cruciale della campagna elettorale campana, momento in cui i principali esponenti delle coalizioni stanno intensificando il confronto pubblico. Salvini ha posto l’accento sul rispetto delle leggi italiane e sulla necessità, secondo la linea del suo partito, di garantire un modello di integrazione basato sull’adesione alle regole e alla cultura del territorio ospitante. Il passaggio dedicato alle tradizioni cittadine, dalle celebrazioni religiose al calcio, ha avuto una forte risonanza anche per il richiamo diretto ai simboli identitari più riconoscibili della città.
Le parole del vicepremier, rilanciate rapidamente sui canali social e nelle prime reazioni politiche, hanno contribuito a polarizzare ulteriormente il confronto elettorale. Da un lato, il pubblico presente ha reagito con applausi e sostegno, interpretando l’intervento come una difesa decisa dell’identità locale. Dall’altro, le opposizioni e alcune associazioni hanno iniziato a commentare criticamente il tono e i contenuti dell’intervento, giudicandoli divisivi e in contrasto con una visione inclusiva della convivenza civile.









