Cronaca Salerno, Salerno

West Nile, sospetto caso nel Salernitano: possibile nuovo fronte epidemico

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Ruggi di Salerno
Ruggi di Salerno

Si aggrava la situazione legata al virus West Nile in Campania, dove sono emersi quattro nuovi casi sospetti in attesa di conferma. Tre di questi riguardano pazienti attualmente ricoverati all’ospedale “Moscati” di Aversa, nella zona del litorale casertano, già epicentro di un cluster accertato nei giorni scorsi. Un quarto caso sospetto è stato segnalato a Salerno, dove un paziente con sintomi neuroinvasivi è stato ospedalizzato presso il “Ruggi d’Aragona” come riportato da Il Mattino.

West Nile, sospetto caso nel Salernitano

Per tutti e quattro i casi si attendono i risultati dei test diagnostici nelle prossime 24 ore. In particolare, l’eventuale conferma del caso registrato nel Salernitano segnerebbe un potenziale allargamento geografico dell’infezione, con l’apertura di un nuovo fronte epidemico nella provincia, ad oggi non ancora interessata da episodi accertati.

Il focolaio principale resta concentrato nel territorio casertano, in particolare nella zona di Baia Domizia, dove hanno soggiornato la maggior parte degli 8 pazienti risultati positivi finora. Il bilancio di questi casi parla di un paziente già dimesso, quattro in condizioni gravi, uno in condizioni critiche e altri due in fase stazionaria.

Il virus West Nile, trasmesso attraverso la puntura di zanzare infette, non è contagioso tra esseri umani ma rappresenta un rischio soprattutto per anziani, soggetti immunodepressi e persone con patologie pregresse, nei quali può evolvere in forme gravi di encefalite o meningite.

Alla luce della nuova segnalazione a Salerno, le autorità sanitarie stanno monitorando con maggiore attenzione le aree a rischio del territorio provinciale, in particolare la zona umida di Persano e la foce del fiume Sele, ambienti favorevoli alla proliferazione delle zanzare. Proseguono intanto gli interventi straordinari di disinfestazione larvicida e adulticida nei comuni già colpiti, mentre negli ospedali campani restano attivi i controlli sulle sacche di sangue per uso trasfusionale, misura ritenuta essenziale per contenere ulteriori rischi di diffusione.

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