Cronaca Salerno, Salerno

West Nile, nuovi casi sospetti in Campania: disinfestazioni in corso e controlli rafforzati

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Sono otto i nuovi casi sospetti per il virus West Nile in Campania. Un caso al Ruggi di Salerno e altri tre sul Litorale Domizio riaccendono l’allerta Febbre del Nilo. La Regione avvia disinfestazioni e rafforza la rete di sorveglianza. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

West Nile, nuovi casi sospetti in Campania: disinfestazioni in corso

Un caso sospetto al pronto soccorso del “Ruggi” di Salerno, tre in accertamento sul litorale domizio e un nuovo contagio asintomatico rilevato al Cardarelli di Napoli. Il virus del Nilo Occidentale torna a far parlare di sé in Campania, spingendo la Regione ad attivare un nuovo piano di disinfestazioni straordinarie e a rafforzare il sistema di sorveglianza sanitaria. Il paziente arrivato al “Ruggi” presentava febbre alta e segni neurologici riconducibili a un’infezione di tipo meningeo. Il primario di Malattie infettive, Pasquale Pagliano, ha ordinato test specifici, con campioni inviati al laboratorio del Cotugno per la conferma.

Disinfestazioni e trappole anti-zanzare

Sul fronte casertano, i controlli si sono intensificati con ispezioni dell’Asl e dell’Istituto Zooprofilattico. Sono stati installati dispositivi per la cattura delle zanzare, responsabili principali della trasmissione del virus. Al momento, degli otto casi già confermati, uno è stato dimesso, cinque restano ricoverati (due gravi e uno in condizioni critiche), e due sono seguiti al Cotugno. Il cluster della costa casertana sembra connesso a quello del basso Lazio, dove si registra un decesso e almeno nove casi gravi, tra cui un giovane di Aprilia colpito da meningite virale.

Triassi: «Serve prevenzione sistematica già in primavera»

Secondo Maria Triassi, docente di Igiene e presidente della Società scientifica di Sanità pubblica e digitale, le disinfestazioni dovrebbero cominciare già a fine primavera nelle zone umide, per contrastare le larve della zanzara Culex Pipiens. «Ora si può agire solo sugli insetti adulti – spiega – ma molto può essere fatto da Asl, Comuni e cittadini, soprattutto evitando ristagni d’acqua».

Il virus, va ricordato, non si trasmette da persona a persona né dagli esseri umani alle zanzare. Tuttavia, può causare meningiti in casi rari, con un tasso di letalità del 30%. L’assenza di un vaccino rende essenziale una diagnosi tempestiva. Febbre superiore ai 38 gradi accompagnata da spossatezza, torpore o rigidità del collo può indicare una forma neuroinvasiva da segnalare subito al medico curante.

L’allarme anche a Ischia

Claudio De Martinis, esperto dell’Istituto Zooprofilattico di Portici, sarà a Ischia per esaminare un rapace trovato morto a Forio e risultato positivo al West Nile – Lineage 2. La sua presenza sull’isola ha spinto Asl e Regione a rafforzare la sorveglianza nell’ambito del piano regionale contro le arbovirosi.

Rete di monitoraggio e misure trasfusionali

Dalla Regione sono state diffuse nuove linee guida per le Asl, i medici di base, i pediatri e i servizi veterinari, con l’obiettivo di monitorare la circolazione virale tra volatili e cavalli e di analizzare gli insetti raccolti nelle trappole. Sono state recepite anche le indicazioni del Centro Nazionale Sangue per evitare la trasmissione del virus tramite sangue, organi o tessuti: previste sospensioni temporanee dei donatori nelle aree colpite. Intanto, si raccomanda una campagna di informazione chiara e capillare alla cittadinanza, per favorire la prevenzione e il riconoscimento precoce dei sintomi.

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