La Procura indaga su una presunta violenza sessuale ai danni di un 13enne a Sarno. Sono in corso le analisi forense dei cellulari dell’indagato e della vittima. L’inchiesta potrebbe coinvolgere altri minorenni. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Sarno, violenza ai danni di un 13enne: le analisi del cellulare
Nuovo snodo nell’inchiesta per presunti abusi sessuali su un tredicenne. La Procura ha disposto l’analisi dei telefoni cellulari dell’indagato, un 25enne originario di Sarno, e del minore, ascoltato nei giorni scorsi in forma protetta. L’obiettivo degli inquirenti è ricostruire l’esatta dinamica dei contatti avvenuti tra i due, sia in termini temporali che di contenuti, e verificare eventuali ulteriori episodi o soggetti coinvolti.
Al centro del caso vi è l’ipotesi che il maggiorenne abbia abusato del ragazzino dopo averlo attratto con un paio di scarpe griffate del valore di circa 700 euro. Un gesto che avrebbe destato i primi sospetti nel padre della giovane vittima, portandolo a un confronto con il figlio. Sarebbe stato proprio il ritrovamento di una registrazione audio, realizzata di nascosto dal minore, a spingerlo a sporgere denuncia presso le forze dell’ordine.
Le indagini
L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Salerno, è stata avviata grazie alla collaborazione tra la Squadra Mobile e la polizia del commissariato di Sarno. Gli investigatori hanno acquisito l’audio, giudicato dagli inquirenti «inequivocabile», come una delle prove principali a carico del 25enne, che ha già reso dichiarazioni durante un interrogatorio dinanzi al giudice per le indagini preliminari.
Parallelamente, sono stati disposti accertamenti psicologici sul 13enne, che ha confermato i fatti. I due si sarebbero conosciuti tramite un amico coetaneo. A rafforzare i sospetti, inoltre, il ritrovamento nell’abitazione del sospettato di materiale pornografico, ora sottoposto a perizia per accertarne la provenienza e la natura.
Possibili implicazioni di altri minori
Ma non è tutto: dalla registrazione sono emerse possibili implicazioni di altri minorenni, che avrebbero avuto contatti con l’indagato in cambio di regali o denaro. Da qui la decisione di procedere con la copia forense dei dispositivi sequestrati, per preservare e analizzare i dati digitali senza alterare i contenuti originali. Un’operazione tecnica fondamentale per verificare la portata degli eventuali reati e accertare se esistano ulteriori vittime. L’analisi forense sarà affidata nei prossimi giorni a un consulente tecnico nominato dalla Procura, che dovrà passare al setaccio ogni dettaglio emerso dalle conversazioni e dai contenuti memorizzati nei dispositivi.