Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca denuncia la drammatica situazione a Gaza e critica duramente l’Occidente per l’assuefazione alla violenza, paragonando la crisi umanitaria a quella di Auschwitz e invitando a riflettere sulla perdita dei valori civili.
Vincenzo De Luca: “Gaza come Auschwitz”
Durante la consueta diretta Facebook del venerdì, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha espresso un duro monito sulla crisi in Medio Oriente, denunciando “la perdita degli anticorpi morali della civiltà occidentale”. Secondo De Luca, «il clima nel nostro Paese e nel mondo è di drammatica passività», frutto di anni di guerre che hanno portato all’assuefazione alla violenza.
Il governatore ha definito “insostenibile” la situazione nella Striscia di Gaza, dove ogni giorno tra 25 e 70 persone muoiono di fame, sete o sotto i colpi delle armi mentre cercano cibo. «Io non ce la faccio più a vedere i bimbi di Gaza come i bimbi di Auschwitz», ha dichiarato, tracciando un paragone agghiacciante con uno dei capitoli più bui della storia. De Luca ha quindi rivolto una critica severa all’Occidente: «Nessuno si permetta più di parlare di civiltà, democrazia o diritto. Siamo tornati allo stato di natura, dove comanda chi ha la forza. Le leggi e i valori umani non esistono più».
Non sono mancate frecciate verso la politica internazionale: il presidente campano ha ironizzato sul cancelliere tedesco Friedrich Merz, definendolo «lo spilungone con un nido di quaglia tra i capelli», e ha replicato alla sua affermazione secondo cui Israele avrebbe diritto a una “vendetta storica” per lo sterminio degli ebrei, ricordando che «a compiere lo sterminio furono i nazisti tedeschi e i fascisti italiani, non i palestinesi o gli iraniani».
