Secondo l’ordinanza firmata dal Gip di Nocera Inferiore, un giovane di 29 anni è stato raggiunto dalla misura del divieto di avvicinamento alla famiglia, con l’applicazione del braccialetto elettronico. La decisione arriva al termine di mesi segnati da maltrattamenti, aggressioni e continue richieste di denaro, che i genitori avrebbero subito all’interno della loro abitazione.
A ricostruire la vicenda sono le denunce presentate dai coniugi, dalle quali emergono episodi di violenza fisica e psicologica riconducibili alle pretese del figlio, che avrebbe chiesto somme di denaro per acquistare droga.
Vessazioni e minacce ai genitori per ottenere denaro: 29enne allontanato
Le condotte contestate risalgono a febbraio e si sarebbero protratte fino a pochi giorni fa. In più occasioni il giovane avrebbe messo a soqquadro l’abitazione, danneggiando arredi e infissi, tra cui la porta d’ingresso e il vetro di una finestra. Gli episodi descritti parlano di umiliazioni, privazioni e un clima di costante paura.
Una delle circostanze ritenute più gravi riguarda la richiesta di denaro accompagnata da minacce di morte rivolte al padre. In pochi giorni, secondo l’accusa, il 29enne sarebbe riuscito a farsi consegnare oltre 100 euro, mentre in un’altra occasione la richiesta di 300 euro non fu soddisfatta grazie al rifiuto della famiglia. Quel diniego scatenò una reazione violentissima che portò alla distruzione di alcune porte interne.
Il quadro delineato dagli investigatori del Commissariato di polizia, intervenuti più volte per sedare le tensioni, comprende anche un episodio di lesioni ai danni del padre, colpito con diversi schiaffi al volto e refertato in ospedale per contusioni. La situazione era diventata così critica da costringere gli agenti a scortare i coniugi fino a casa, dopo che una telefonata del figlio aveva riacceso la paura per l’ennesima richiesta di denaro.
Il giovane, difeso dall’avvocato Nicola Cicchini, è ora indagato per maltrattamenti, estorsione e lesioni. È stato arrestato l’altro ieri e, durante l’udienza di convalida, avrebbe manifestato la volontà di intraprendere un percorso di recupero. Il giudice ha disposto a suo carico il divieto di avvicinamento ai familiari, rafforzato dal braccialetto elettronico, misura ritenuta necessaria per garantire la sicurezza della coppia e interrompere la spirale di violenza registrata negli ultimi mesi.








