Salerno

Aree interne, i vescovi salernitani al meeting di Benevento: “No al suicidio assistito delle comunità”

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La città di Benevento

Un forte appello è stato lanciato a Benevento, durante il meeting dedicato al futuro delle aree interne italiane, sempre più minacciate da spopolamento e impoverimento economico e sociale. Presenti vescovi e amministratori di undici regioni, tra cui anche i presuli delle diocesi salernitane. Il presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi, e l’arcivescovo di Benevento Felice Accrocca hanno sintetizzato il messaggio dell’incontro con una frase incisiva: “No al suicidio assistito delle comunità“.

Le preoccupazioni della Chiesa

Il cardinale Zuppi ha ribadito la necessità di un impegno condiviso:

Siamo preoccupati che per le aree interne non ci sia un futuro, ma dobbiamo dimostrare il contrario. Non è uno slogan, ma una richiesta concreta a lavorare insieme con responsabilità e speranza.

L’obiettivo, sottolineano i vescovi, è quello di creare reti di servizi capaci di raggiungere anche i borghi più piccoli, migliorando la qualità della vita e incentivando il ripopolamento.

Le critiche al Piano strategico nazionale

Il dibattito ha coinvolto anche rappresentanti dell’intergruppo parlamentare “Sviluppo Sud, Isole e Aree Fragili”, tra cui Nico De Vincentiis e l’economista Giovanni Barretta. Sotto la lente, il Piano strategico nazionale 2025, accusato di prospettare una sorta di “abbandono terapeutico” delle comunità interne, considerate avviate a un declino dignitoso ma irreversibile.

L’arcivescovo Accrocca ha respinto questa visione:

Il Piano sembra decretare la morte di questi luoghi. Noi crediamo che non sia così e che non debba esserlo. Al contrario, le potenzialità sono enormi, se sostenute da un progetto serio e condiviso.

La lettera-appello e il fronte comune

La posizione è stata formalizzata in una lettera-appello firmata da 135 vescovi, inviata al governo Meloni e al Parlamento. Nel documento si parla di “suicidio assistito” e si invoca uno sguardo diverso, capace di ribaltare una prospettiva che penalizza da decenni gran parte del Paese.

Il Forum nazionale delle aree interne ha evidenziato come la contraddizione principale risieda non nella mancanza di leggi, ma nella loro scarsa attuazione, che mantiene interi territori in isolamento.

Prossimi appuntamenti e prospettive

Il meeting ha ribadito la necessità di un fronte comune tra istituzioni civili ed ecclesiali e l’urgenza di politiche strutturali. “Occorre pensarsi in rete e immaginare un futuro che non sia solo memoria, ma anche possibilità di rinascita“, ha concluso Zuppi.

Il prossimo appuntamento del Forum delle Aree Interne è fissato per il 25 e 26 settembre a Benevento, con il tema “La sfida della bellezza e il futuro creativo”.

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