Ieri mattina, presso la Cittadella giudiziaria di Vallo della Lucania, è stata inaugurata una panchina rossa come segno concreto di contrasto alla violenza sulle donne. L’opera è stata donata al Tribunale dagli ospiti della SIR di Castel Ruggero “Il Pettirosso”, ed è frutto delle attività di falegnameria svolte all’interno della struttura.
Un messaggio costruito a mano
La panchina non è soltanto un oggetto simbolico, ma un messaggio diretto e potente, inciso dalle mani di chi l’ha realizzata:
Fatto con le nostre mani per dire a tutte: non siete sole.
Un gesto che unisce inclusione sociale, impegno educativo e sensibilizzazione su un tema di grande rilevanza civile.
La cerimonia al Tribunale
All’incontro hanno partecipato i vertici dell’istituzione giudiziaria locale, con gli interventi del presidente del Tribunale di Vallo della Lucania, Vincenzo Pellegrino, e della dirigente amministrativa Vincenza Cinzia Fragomeno. Presenti anche la presidente della Sezione civile, Elvira Bellantoni, l’avvocata Gaetana Paesano, presidente del Comitato Pari Opportunità, e l’avvocata Annamaria Nardo, amministratrice dell’associazione Onlus Effetto Donna.
Il contributo sanitario e sociale
Nel corso della cerimonia è stato sottolineato il valore del lavoro di rete tra istituzioni e servizi territoriali. Sul fronte sanitario sono intervenuti il direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL Salerno, Giulio Corrivetti, e il direttore dell’UOSM Vallo della Lucania–Sapri, Alfonso Pace, ribadendo l’importanza di un approccio integrato nella tutela delle vittime.
Un impegno condiviso
Alla cerimonia ha preso parte anche il colonnello Valerio Palmieri, comandante dei Carabinieri, a testimonianza dell’attenzione delle forze dell’ordine verso il contrasto alla violenza di genere. Collocata in un luogo simbolo della giustizia, la panchina rossa diventa così un richiamo permanente alla responsabilità collettiva, un segno visibile di impegno civile e istituzionale a difesa dei diritti e della dignità delle donne.








