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Vallo di Diano, drastico ridimensionamento del 118: dal 2026 resterà un solo medico per l’intero territorio

Santa Maria Capua Vetere infermiera 118 aggredita sedia

Foto di repertorio

Dal 1° gennaio 2026 il Vallo di Diano avrà un solo medico 118 per oltre 60mila abitanti. Sindacati e operatori denunciano rischi per la sicurezza sanitaria. Le aree più periferiche, come Petina e Montesano, resterebbero particolarmente vulnerabili in caso di emergenze simultanee. Lo riporta Giornale del Cilento.

Vallo di Diano, tagli al 118: un solo medico per l’intero territorio dal 2026

A partire dal 1° gennaio 2026, l’assistenza del 118 nel Vallo di Diano subirà un taglio significativo. La postazione di Sant’Arsenio sarà chiusa, lasciando operativo un solo medico nella sede di Teggiano, a servizio di oltre 60mila abitanti. Secondo il piano dell’Asl, a Sant’Arsenio rimarranno soltanto un infermiere e un autista, mentre il medico sarà disponibile esclusivamente a Teggiano, con tempi di intervento che in alcune situazioni potrebbero superare i 50 minuti.

Gli operatori del 118 hanno espresso forte preoccupazione, chiedendo un intervento immediato dei sindaci e delle istituzioni: «Si rischia di compromettere la sicurezza sanitaria di tutto il comprensorio», hanno dichiarato. La postazione di Sant’Arsenio era stata istituita quasi vent’anni fa, a seguito di un grave incidente che causò la morte di un bambino. I sindacati parlano di una scelta che mette a rischio la salute pubblica, evidenziando la mancanza di confronto con i territori.

Le aree più periferiche, come Petina e Montesano, resterebbero particolarmente vulnerabili in caso di emergenze simultanee. Secondo gli operatori, si tratterebbe di un ritorno a un modello obsoleto, con il rischio concreto di allungare i tempi di soccorso e di provocare conseguenze drammatiche.

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